Nato: "Possibile grande offensiva nel Donbass". Il ministro russo Lavrov: "Usa spingono ucraini a proseguire le ostilità"
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43° GIORNO DI GUERRA IN UCRAINA
23h10 Zelensky: russi raccolgono cadaveri Mariupol, li usano per propaganda
“Ci sono sempre più informazioni che i propagandisti russi stanno preparando, per così dire, una risposta speculare. Tra lo shock di tutte le persone normali per quello che hanno visto a Bucha, mostreranno le vittime a Mariupol come se non fossero stati i militari russi a ucciderli, ma i difensori ucraini della città”. Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio, secondo Interfax. “Gli occupanti – ha detto – raccolgono i cadaveri nelle strade, li portano fuori e possono usarli da qualche altra parte secondo gli scenari di propaganda sviluppati. Abbiamo a che fare con invasori a cui non è rimasto più nulla di umano. Per giustificare i propri omicidi, prendono i morti come decorazioni, come oggetti di scena di propaganda. E questo è un crimine di guerra separato, di cui ogni propagandista russo sarà responsabile”.
23h00 Kiev: 4.676 persone evacuate oggi grazie ai corridoi
Sono 4.676 le persone evacuate oggi attraverso i corridoi di evacuazione. Lo ha scritto su Facebook la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk. Ha detto che 3.256 persone provenivano da Mariupol e Berdiansk. Di queste, 1.205 da Mariupol e 2.050 dalle città di Polohy, Vasylivka, Berdiansk e Melitopol nella regione di Zaporizhzhia. Una colonna di nove autobus è diretta a Melitopol per aiutare con l’evacuazione e fornire assistenza umanitaria, porterà le persone sulla via del ritorno a Zaporizhzhia. Due autobus sono arrivati a Tomak e si dirigeranno a Zaporizhzhia domani, quando autobus saranno inviati da Zaporizhzhia per evacuare le persone da Berdiansk, ha detto Vereshchuk. Ha aggiunto che oggi 1.420 persone sono state evacuate dalle città di Lisichansk, Severodonetsk, Rubížne e Kreminna nella regione di Luhansk, ha riferito Cnn.
22h59 Zelensky: ambasciatori tornano a Kiev, grazie a chi ci sostiene
“Con i residenti di Kiev, i rappresentanti diplomatici di altri Stati stanno tornando nella capitale. Ieri l’ambasciata turca è tornata, l’ambasciatore lituano è tornato oggi, l’ambasciata slovena ha ripreso il suo lavoro a Kiev. Sono sinceramente grato agli amici dell’Ucraina, che ci sostengono esattamente come ci serve. A livello di simboli, a livello di gesti diplomatici. Si tratta di coraggio”. Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio, dicendo di aspettarsi di incontrare tutti i rappresentanti delle missioni diplomatiche estere rientrati a Kiev.
22h27 Michel: avanti con 500 mln euro per aiuti militari a Kiev
“Grazie e sostegno all’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, per la sua proposta di aumentare lo European Peace Facility con ulteriori 500 milioni di euro. Una volta approvato velocemente, ciò porterà a 1,5 miliardi il sostegno dell’Ue già fornito per equipaggiamento militare per l’Ucraina”. Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su Twitter.
22h09 Ambasciatore Lituania tornato a Kiev, a breve anche lettone
L’ambasciatore lituano in Ucraina Valdemaras Sarapinas è tornato a Kiev il 7 aprile, mentre il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkevics ha annunciato che l’ambasciata del paese a Kiev riprenderà le operazioni e l’ambasciatore lettone in Ucraina tornerà a sua volta a breve a Kiev. Lo ha riferito Kyiv Indipendent.
22h03 Kiev: 500mila persone registrate come sfollati interni
Dall’invasione russa iniziata il 24 febbraio in Ucraina, oltre 500mila persone sono state formalmente registrate come sfollati interni nel Paese in guerra. Il primo ministro Denys Shmyhal ha affermato che lo stesso numero di cittadini è tornato nel Paese dall’estero, ma altri “milioni di ucraini rimangono in altri paesi”. Lo ha riferito Kyiv Indipendent. Secondo le Nazioni unite, oltre 4 milioni di ucraini sono fuggiti all’estero, mentre si pensa che altri 6,5 milioni di persone siano sfollati interni.
22h00 Sindaco Melitopol, russi hanno sequestrato oltre 100 persone
Le forze russe hanno sequestrato oltre 100 persone a Melitopol, in Ucraina, tra cui insegnanti e docenti dell’università locale. Lo ha dichiarato il sindaco della città, Ivan Fedorov, in un videomessaggio citato dai media ucraini.
21h16 Meloni: ci dobbiamo preparare a un’altra guerra fredda
“Non ho gli elementi per dire quanto può durare il conflitto militare. Io credo che più che a una piccola Seconda guerra mondiale, noi ci dobbiamo preparare a un’altra guerra fredda, lunga, di potenze che si fronteggiano”. Lo ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nella puntata di ‘Porta a porta’ in onda stasera su Rai1. “L’Occidente non ha delle leadership salde. L’Ue non esiste, perché ha una politica estera. La debolezza dell’Europa si è sentita anche in questa vicenda e aggiungo la debolezza della leadership dem americana di Biden, che secondo me non ha dato una massima prova di sé in questa fase molto delicata. Dell’Italia non parliamo, perché non è pervenuta”, ha aggiunto.
21h27 Sottosegretario Onu: non sono ottimista su cessate il fuoco
“Non sono ottimista” su un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia, “penso che non sarà facile, perché le due parti, per quanto ne so, hanno poca fiducia l’una nell’altra”. Lo ha detto il sottosegretario generale per gli Affari umanitari e coordinatore dei soccorsi di emergenza delle Nazioni unite, Martin Griffiths, dopo colloqui di alto livello a Mosca e Kiev. Griffiths ha fornito la propria valutazione in un’intervista ad Associate Press a Kiev, dopo colloqui con il premier Denys Shmyhal e altri alti funzionari. In precedenza, aveva incontrato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, a Mosca.
21h19 Fontana: attenzione su accoglienza minori
“L’unico vero problema emerso oggi è che bisogna prestare grandissima attenzione all’accoglienza dei minori, questa è l’unica cosa sulla quale si stanno spendendo tantissime energie. E’ una questione delicata a cui porre tutta l’attenzione del caso”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana al termine della riunione a Palazzo Pirelli con il capo dipartimento della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio per fare il punto sull’accoglienza dei profughi dall’Ucraina. “La maggior parte delle famiglie dichiara che preferisce avere la scuola in Dad dall’Ucraina chevenire nelle nostre scuole. Sperano di tornare il più presto possibile a casa loro, seguendo lezione in Dad hanno sicuramente la possibilità di continuare nell’istruzione. Nelle scuole italiane potrebbero fare ben poco visto che non conoscono la lingua e ci vorrebbe tempo per inserirli. Ma noi siamo pronti, si è preparato tutto quanto necessario”, ha aggiunto Fontana.
20h41 Accordo ambasciatori Ue a sanzioni, ora ok formale entro domani
Gli ambasciatori dell’Ue, riuniti nel Coreper, hanno appena raggiunto l’accordo politico sul quinto pacchetto sanzioni. Lo riferiscono fonti diplomatiche Ue. Serve ora l’accordo formale delle capitali che verrà raccolto mediante procedura scritta la cui scadenza è fissata per domani alle 10. Da quanto si apprende non ci dovrebbero essere sorprese.
20h33 – Russia: “Sospensione all’Onu illegale e politicamente motivata”
La sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni unite è “un passo illegale e motivato politicamente” destinato “a punire in modo dimostrativo uno Stato sovrano membro dell’Onu che applica una politica interna ed estera indipendente”. Lo ha detto il vice rappresentante permanente della Russia all’Onu, Gennady Kuzmin, dopo che l’Assemblea generale Onu ha deciso di sospendere la Russia dal Consiglio. Lo ha riferito Ria Novosti.
20h08 – Peskov: “Non riconosciamo Corte penale internazionale”
Vladimir Putin non teme di finire davanti alla Corte penale internazionale per i fatti accaduti in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a Sky News. “Non c’è possibilità che questo accada”, ha aggiunto Peskov ribadendo che Mosca “non riconosce l’autorità della Corte penale internazionale”.
20h06 – Peskov: “Mariupol sarà liberata da battaglioni nazionalisti”
Mariupol “prima o poi” sarà “liberata dai battaglioni nazionalisti ucraini”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista al canale televisivo britannico Sky News. Peskov ha aggiunto che la Russia ha “molti testimoni” di quanto sta accadendo nella città e ha parlato di “azioni orribili” da parte dei “battaglioni nazionalisti”.
19h57 – Russia bombarda ferrovia Donetsk, bloccati treni per evacuazione
Un attacco aereo russo ha colpito una ferrovia vicino alla stazione di Barvinkove, nell’oblast di Donetsk, bloccando la partenza di tre treni per l’evacuazione dei civili. Lo ha riferito la testata ucraina Hromadske. Migliaia di persone che avrebbero dovuto essere evacuate sui treni sono alla stazione. Secondo quanto riferito, era l’unica uscita ferroviaria controllata dall’Ucraina dalla parte settentrionale della regione di Donetsk.
18h19 – L’Onu sospende la Russia dal consiglio dei diritti umani
La Russia è stata sospesa dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu con 93 voti a favore, 24 contrari e 58 astenuti. Fra i paesi che hanno espresso un parere negativo alla decisione anche la Cina. La Russia è il secondo paese a essere stato sospeso dal Consiglio per i diritti umani istituito nel 2006. Il primo fu la Libia nel 2011. I 93 voti favorevoli alla risoluzione sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli ottenuti dalle due risoluzioni adottate dall’assemblea il mese scorso che chiedevano un cessate il fuoco immediato in Ucraina, il ritiro di tutte le truppe russe e la protezione dei civili. Entrambe queste risoluzioni furono approvate da almeno 140 nazioni.
17h07Mosca incrimina ufficiali Kiev per violenze su prigionieri
Due ufficiali di Kiev sono stati incriminati dal dipartimento investigativo militare russo per violenze sui prigionieri. Lo riporta Ria Novosti. Secondo Mosca un soldato fatto prigioniero “contrariamente a quanto richiesto dalla Convenzione di Ginevra che vieta i maltrattamenti e la tortura è stato ripetutamente colpito alla testa con pugni, un mattone, una pistola e minacciato di omicidio”.
16h48 – Kuleba: “Posizioni negoziati verranno da successi in battaglia”
“E’ chiaro che le posizioni delle delegazioni nei colloqui saranno definite dai successi di importanti eserciti sul campo di battaglia e dall’impatto delle sanzioni imposte alla Russia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un punto stampa a margine del Consiglio atlantico Nato a Bruxelles.
16h42 – Stoltenberg: “Ci aspettiamo grande offensiva nel Donbass”
“Quello che vediamo è il raggruppamento e il riposizionamento delle forze russe, che si spostano fuori dall’Ucraina settentrionale, ma allo stesso tempo spostano quelle forze a est e ci aspettiamo una grande battaglia nel Donbass, una grande offensiva russa. Ed è anche per questo che gli alleati hanno sottolineato oggi l’urgenza di fornire maggiore sostegno all’Ucraina”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa al termine del Consiglio atlantico a livello dei ministri degli Esteri a Bruxelles.
16h08 Kiev, 200 persone disperse a Borodyanka
Il consigliere del ministro degli affari interni dell’Ucraina Anton Gerashchenko ha informato che circa 200 residenti di Borodyanka sono attualmente dispersi. Lo riporta Ukrinform. “Secondo il capo villaggio di Borodyanka, attualmente mancano all’appello circa 200 residenti e capiamo che molti, molti di loro sono scomparsi per sempre. Non perdoneremo mai questo crimine: sia gli occupanti russi che i loro leader saranno responsabili degli omicidi degli ucraini”, ha detto Gerashchenko.
13h55 – Lavrov, Usa spingono Zelensky a proseguire ostilità
Gli Stati Uniti e i loro alleati stanno spingendo la leadership ucraina a continuare le ostilità. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato dalla Tass. Il ministro ha accusato Kiev di incapacità di negoziare, sottolineando che la sua “politica di ritardare e persino minare i negoziati attraverso un allontanamento dalle intese raggiunte” è una “manifestazione del fatto che il regime di Kiev è controllato da Washington e dai suoi alleati, che stanno spingendo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a continuare le ostilità”.
13h27 – Zelensky, Mariupol praticamente distrutta, ora rischia Odessa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto al parlamento greco affermando che l’Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa antiaerea, sistemi di artiglieria, munizioni e veicoli corazzati per tenere a bada l’invasione russa.
“Prima l’Ucraina riceverà questo aiuto, più vite potremo salvare”, ha detto. Zelensky ha sottolineato la distruzione operata nella città portuale di Mariupol, sede di una considerevole comunità greco-Ucraina, e ha esortato la Grecia ad aiutare a prevenire che lo stesso destino accada a Odessa, un’altra città portuale Ucraina con profondi legami con la Grecia. Il presidente ucraino ha chiesto sanzioni su tutte le banche russe e il divieto alle navi russe di entrare nei porti come un modo per ostacolare la capacità della Russia di finanziare la guerra. “La Russia è assolutamente fiduciosa della sua invincibilità e che può fare tutto ciò che vuole. Dobbiamo fermarla”, ha concluso.
12h49 – Kiev, Kharkiv bombardata 48 volte nelle ultime 24 ore
Le truppe russe hanno bombardato le infrastrutture civili di Kharkiv 48 volte nelle ultime 24 ore. Tre persone sono rimaste uccise nella città di Balakliya. Lo ha reso noto Oleh Synehubov, governatore dell’Oblast di Kharkiv, citato dal Kyiv Independen.
12h42 – Sindaco Bucha, finora trovati corpi di 320 civili
“A ieri sera erano 320 le vittime civili, il numero dei corpi ritrovati cresce ogni giorno”. Così il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, citato da Unian. I cadaveri “si trovano in tenute private, parchi, piazze, dove era possibile seppellire i corpi quando non c’erano bombardamenti. La gente cercava di seppellire i morti in modo che i cani non li trovassero” ha detto il sindaco Bucha, “in quasi il 90 per cento dei corpi c’erano ferite da proiettile, non schegge”.
12h 22 – Kiev, 10 corridoi umanitari per evacuazione civili da est
La vice premier Ucraina Iryna Vereshchuk ha reso noto che le forze russe hanno concordato per oggi 10 corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili in tre regioni orientali dell’Ucraina. La Russia dovrebbe intensificare la sua campagna militare per il controllo dell’est dell’Ucraina nei prossimi giorni e settimane. Vereshchuk ha affermato che i civili delle regioni di Donetsk, Luhansk e Zaporizhzhia potranno evacuare nelle città di Zaporizhzhia e Bakhmut. Sarà possibile viaggiare da Mariupol ed Enerhodar a Zaporizhzhia in auto e da Berdyansk, Tokmak e Melitopol in auto e in autobus. Le evacuazioni a Bakhmut, una città nella regione di Donetsk, avranno luogo a Severodonetsk, Lysychansk, Popasna, Girske e Rubizhne nella regione di Luhansk.
12h17 – Cremlino, risponderemo a frenetiche sanzioni occidente
l portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito le nuove sanzioni contro la Russia una continuazione della “linea frenetica” dell’Occidente. Lo riporta la Tass. “La Russia risponderà senza dubbio e lo farà come ritiene opportuno”, ha aggiunto
12h14 – Kiev: per Mosca oltre 12 miliardi di dollari di perdite militari dirette
“Le perdite militari dirette della Russia ammontano a 12,19 miliardi di dollari in 42 giorni di azione militare su vasta scala in Ucraina“. Lo ha detto il capo di gabinetto del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, citato da Unian.
11h50 – Viminale: 86.066 i profughi ucraini arrivati finora in Italia
Sono 86.066 le persone arrivate finora in Italia: 44.422 donne, 9.173 uomini e 32.471 minori. Lo comunica il Viminale. Rispetto a ieri l’incremento è di 1.009 ingressi nel territorio nazionale; le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.
11h16 Kiev a Ue: 100 mila profughi sono rom, garantire loro accoglienza
“Si stima che degli oltre 4 milioni di persone hanno già cercato rifugio nei paesi dell’Ue confinanti con l’Ucraina 100.000 siano rom. L’Unione europea sta aiutando queste persone attraverso l’aiuto umanitario diretto, l’assistenza di emergenza della Protezione civile, supportata al confine dalle agenzie dell’Ue, nonché uno status di protezione immediata per coloro che fuggono dalla guerra”. Lo ha detto la Commissaria Ue per l’Uguaglianza, Helena Dalli, nel suo intervento alla Plenaria del Parlamento europeo sulla situazione della popolazione Rom.
“Dobbiamo essere consapevoli del fatto che i Rom in fuga dalla guerra spesso lottano con ulteriori vulnerabilità, come la mancanza di documenti di identità, la separazione dai familiari, le difficoltà di comunicazione legate alla lingua e atteggiamenti prevenuti alle frontiere secondo la società civile”, ha aggiunto.
“Secondo quanto riferito – ha spiegato la commissaria – i Rom sono stati accusati di non essere veri e propri rifugiati di approfittare della disponibilità di aiuti umanitari o di voler abusare del sistema di welfare dei paesi dell’Ue. Dobbiamo garantire che le persone possano sempre fuggire dalle guerre, anche se non hanno un documento di identità, e che ai più vulnerabili venga fornito aiuto umanitario senza ostacoli”.
11h11 – Sindaco Irpin: cadaveri schiacciati da carri armati
Il sindaco di Irpin Alexander Markushin ha affermato che i russi in città hanno commesso atrocità: hanno sparato alle persone e poi pestato i corpi con i carri armati. “Ci sono donne morte e bambini morti nell’area occupata, il 30% della città. Dopo la liberazione, i residenti mi hanno detto che gli occupanti hanno iniziato a dividere le famiglie, portare via uomini e lasciare bambini e donne. Gli uomini sono stati portati via in cambio di prigionieri, ci sono testimonianze su persone fucilate perchè non volevano arrendersi. È morto un bambino, sono morti molti uomini. Ancora più brutali, semplicemente disumane, sono state le scene quando hanno sparato alla nostra gente e poi pestato i corpi con i carri armati, e solo quando abbiamo scacciato questo abominio siamo stati in grado di raccogliere i resti delle persone. Abbiamo dovuto usare la pala per togliere i corpi dall’asfalto”.
11h01 – Domani incontro Zelensky – Von der Leyen
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky incontrerà la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen domani. Lo ha affermato l’addetto stampa del capo di stato Sergei Nikiforov citato da Ukrinform. Come annunciato, questa settimana von der Leyen e l’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell saranno in visita a Kiev.
10h58 – Ambasciata russa in Francia ironizza su Bucha via social: Parigi convoca ambasciatore
“Set cinematografico, città di Bucha”. Lo ha scritto l’ambasciata russa in Francia su Twitter, postando una foto e ironizzando su quanto accaduto nella città ucraina colpita da una strage di civili. Il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian ha annunciato di aver convocato l’ambasciatore russo, “di fronte all’indecenza e alla provocazione” del gesto, secondo quanto riportano i media francesi.
10h56 – Von der Leyen: appello globale per aiutare i rifugiati
“Senza alcuna certezza sulla fine del conflitto, è importante mobilitare tutti i nostri sforzi per aiutare i rifugiati e gli sfollati interni. Sapete che abbiamo reso flessibili i fondi europei, in modo che siano immediatamente accessibili per coprire le spese per i rifugiati. C’è un altro passo che faremo con l’evento di donazione online che chiamiamo ‘Stand Up For Ukraine’. L’ho convocato insieme al primo ministro, Justin Trudeau, del Canada e si svolgerà a Varsavia questo sabato. Vogliamo radunare il mondo affinché si impegni per i rifugiati ucraini, in Ucraina e fuori dall’Ucraina“. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un punto stampa con il premier bulgaro Kiril Petkov, a Sofia, in Bulgaria.
10h36 – Gentiloni: prepararsi a nuove sanzioni, anche su petrolio e gas
Sulla riduzione della dipendenza dall’energia russa “il tempo è fondamentale, perché se poi si vuole gestire questo processo in poche settimane, per via del fatto che la terribile evoluzione della guerra ci sta spingendo a ulteriori sanzioni anche su petrolio e gas, avere questa indipendenza energetica in poche le settimane sarà molto impegnativo”. Così il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, intervenendo al Delphi Economic Forum.
“Avremo bisogno non solo di forniture alternative, ma anche di molta efficienza energetica per il risparmio energetico per gestire questa indipendenza in poche settimane – ha spiegato -. Se avremo più tempo sarà ovviamente meno costoso, ma sappiamo che questo ha un costo. Quindi, se vogliamo sostenere l’Ucraina e non intensificare la guerra, dobbiamo anche essere preparati a ulteriori sanzioni”.
09h40 – Sindaco Bucha: fino ad ora ritrovati corpi di 320 civili
09h23 – Borrell: approvazione quinto pacchetto sanzioni oggi o domani
“Non so dire se accadrà oggi o domani” l’approvazione del quinto pacchetto di sanzioni. “Oggi o domani, non importa. Si sta esaminando da vicino l’elenco delle persone e dei settori interessati. Forse oggi pomeriggio o domani al più tardi”. Così l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio atlantico a livello dei ministri degli Esteri della Nato.
08h50 – Borrell: oggi possibile esclusione della Russia dal Consiglio per i diritti umani
“Oggi, alle Nazioni Unite, si terrà un voto molto importante, dove la comunità internazionale deciderà – spero – di sospendere la Russia dall’essere membro del Consiglio per i diritti umani. Sarà una votazione difficile, perché richiede i due terzi dei voti, ma penso che ci sarà l’accordo”. Così l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio atlantico a livello dei ministri degli Esteri della Nato.
08h40 – Borrell: spero di andare a Kiev con pacchetto di sanzioni approvato
“Oggi – mi auguro – il 5° pacchetto di sanzioni sarà finalmente approvato dagli ambasciatori e con procedura scritta dal Consiglio Affari esteri. Spero che quando andrò a Kiev potrò annunciare questo e altre misure”. Così l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo alla ministeriale degli Esteri della Nato. “L’importante è continuare a fare pressione sulla Russia e continuare a sostenere l’Ucraina – ha aggiunto -. Zelensky ha molto supporto, ma ciò di cui ha davvero bisogno sono più armi. Meno applausi e più braccia. Le buone parole sono buone, ma l’importante sono le questioni pratiche. Più risorse, più capacità militari per resistere all’aggressione russa, più isolamento della Russia nella comunità internazionale, più sanzioni, e lo stiamo facendo”.
07h40 – Stoltenberg: urgente fornire più armi e sistemi antiaerei
“Poiché tutti gli alleati della Nato hanno fornito supporto all’Ucraina per molti anni, addestrando decine di migliaia di truppe ucraine, ora gli alleati ti forniscono supporto per l’equipaggiamento per difendere i tuoi diritti di autodifesa, un diritto che è sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, ed è urgente sostenere ulteriormente l’Ucraina, sono certo che affronteremo la necessità di fornire più sistemi di difesa aerea, armi anticarro, armi leggere, ma anche armi più pesanti e molti diversi tipi di supporto all’Ucraina“. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa all’arrivo del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al Consiglio atlantico a Bruxelles.
07h35 – Stoltenberg a Kuleba: vostro coraggio ispirazione per il mondo
“Resistere all’aggressione russa è qualcosa che ispira il mondo intero”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa all’arrivo del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al Consiglio atlantico a Bruxelles.

07h32 – Kuleba: abbiamo una sola richiesta: armi, armi, armi
“La mia agenda è molto semplice. Ha solo tre elementi: armi, armi e armi. Siamo fiduciosi che il modo migliore per aiutare l’Ucraina ora sia fornirle tutto il necessario per contenere e sconfiggere l’esercito russo in Ucraina nel territorio dell’Ucraina in modo che la guerra non si estenda ulteriormente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al suo arrivo al Consiglio atlantico Nato a Bruxelles.
07h28 – Ministro ucraino Kuleba arrivato a Consiglio Atlantico a Bruxelles
06h00 – Usa addestrano militari Kiev a uso droni ‘kamikaze’ Switchblade
Un piccolo numero di soldati ucraini è stato addestrato dagli Stati Uniti su come utilizzare i droni tattici Switchblade, conosciuti come droni kamikaze. Lo ha riferito il portavoce del Pentagono, John Kirby, stando a quanto riportano i media Usa. Ai soldati ucraini, un numero ristretto negli Stati Uniti dallo scorso autunno per l’addestramento militare, è stato insegnato a usare il drone con l’obiettivo che presto tornino nel loro paese per addestrare altri militari questo tipo di droni, ha riferito Kirby ai giornalisti. “Abbiamo colto l’occasione – avendoli ancora nel paese – per dare loro un paio di giorni di training sui droni Switchblade in modo che possano tornare indietro – e torneranno presto, a casa – per addestrare altri militari ucraini”, ha detto Kirby.
05h20 – NYT: oltre 2mila rifugiati ucraini in 10 giorni al confine Usa-Messico
Negli ultimi 10 giorni più di 2mila ucraini si sono diretti al confine con gli Stati Uniti dal Messico, unendosi ai migranti di tutto il mondo in quella che i funzionari si aspettano possano diventare un’importante ondata al confine, man mano che le restrizioni pandemiche vengono revocate e le continue ricadute dell’invasione russa dell’Ucraina si fanno sentire sulle coste americane. Lo riporta il New York Times.
01h41 – Kiev: coprifuoco di una settimana a Hostomel
Un coprifuoco della durata di una settimana è stato introdotto a Hostomel, appena fuori Kiev. Lo ha annunciato la deputata ucraina Lesia Vasylenko su Twitter, ripresa da Sky News. La misura entra in vigore alle 6 del 7 aprile, durerà sino alla stessa ora del 14 aprile. È una “misura necessaria” per sminare la città e consentire il ritorno sicuro dei civili, ha affermato Vasylenko.
01h25 – Zelensky: bene nuovo pacchetto sanzioni ma non è abbastanza
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo discorso pubblicato sui social ha affermato che il nuovo pacchetto di sanzioni occidentali contro la Russia “non è sufficiente” e se non saranno adottate misure più severe e non saranno fornite ancora armi a Kiev, la Russia lo considererà un come un permesso per sferrare un nuovo attacco. Zelensky sottolinea che nuovi investimenti in Russia vengono bloccati, vengono applicate restrizioni contro diverse banche, vengono aggiunte sanzioni personali e altre restrizioni, “questo pacchetto ha un aspetto spettacolare. Tuttavia non basta”. E ancora: “Se non esiste un pacchetto di sanzioni davvero doloroso contro la Russia e se non ci sono forniture di armi di cui abbiamo davvero bisogno e che abbiamo richiesto molte volte, sarà considerato dalla Russia come un permesso. Un permesso per andare oltre. Un permesso per attaccare. Un permesso per iniziare una nuova ondata di sangue nel Donbas”
01h14 – Zelensky: ci vuole blocco totale delle banche russe da sistema internazionale
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che chiederà il blocco completo delle banche russe dal sistema bancario internazionale. In un discorso sui social media, ha affermato che il nuovo pacchetto di sanzioni introdotto dai paesi occidentali nei confronti della Russia non è commisurato alle atrocità commesse dalle forze russe a Bucha, che continuano a Mariupol e Kharkiv. “Questo pacchetto sembra efficace, ma non è sufficiente”, ha detto. “L’atteggiamento nei confronti della Russia è semplice: o sostieni la ricerca della pace o sostieni gli omicidi di massa”. Ha proseguito: “Continueremo a insistere su una qualche forma di embargo sulle esportazioni petrolifere russe. È una delle basi dell’aggressione russa”.
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