(LaPresse) David Sassoli ha consegnato il premio Sacharov assegnato ad Alexei Navalny alla figlia dell’oppositore russo Daria. “Il coraggio dimostrato da Alexei Navalny desta stupore e ammirazione. Lo hanno minacciato, maltrattato, avvelenato, arrestato, incarcerato, ma non sono riusciti a metterlo a tacere. Ha lottato instancabilmente per il popolo russo, in veste di attivista contro la corruzione, candidato politico, blogger e avvocato, per il diritto di far sentire la sua voce, di fare domande e di dissentire. O, in altre parole: per la libertà di pensiero e di espressione, sua e degli altri cittadini russi”, ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo nella cerimonia di consegna davanti alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo.
“Come una volta lui stesso ha affermato, la corruzione prospera quando manca il rispetto dei diritti umani. E io credo che abbia ragione. La lotta alla corruzione è anche una lotta per il rispetto dei diritti umani universali; ed è certamente anche una lotta per la dignità umana, per il buon governo e per lo Stato di diritto. È per difendere questi principi che Aleksej Naval’nyj è stato privato della libertà e ha quasi perso la vita. È un prigioniero politico. A nome del Parlamento europeo, chiedo il suo rilascio immediato e incondizionato”.
“Come ogni anno – continua Sassoli – chiedo anche con urgenza il rilascio di tutti gli altri vincitori del premio Sacharov ancora in carcere: Ilham Tothi, Nasrin Sotoudeh, Aymara Nieto e Raif Badawi. Sergei Tsikanousky e Mikalai Statkevich, due dei vincitori del 2020, sono stati ingiustamente condannati ieri dal regime illegittimo bielorusso a 18 e, rispettivamente, 15 anni di carcere. Tra le centinaia di prigionieri politici in Bielorussia ci sono anche quattro vincitori: Maria Kolesnikova e Ales Bialiatski”.
“Quando ho scritto a mio padre e gli ho chiesto: cosa vorresti che dicessi esattamente davanti al Parlamento europeo. Ha risposto: Dì che nessuno può osare di equiparare la Russia al regime di Putin. La Russia è una parte dell’Europa e ci sforziamo di diventarne parte. Ma vogliamo anche che l’Europa si impegni per se stessa. A quei fantastici principi che sono al suo interno. Ci impegniamo per l’Europa delle idee, la celebrazione dei diritti umani, la democrazia e l’integrità. E non vogliamo l’Europa dei cancellieri e dei ministri, che sognano di ottenere un posto nel consiglio di amministrazione delle aziende statali di Putin o di navigare sullo yacht di un oligarca”. Lo ha detto Daria Navalnaya, figlia dell’oppositore russo in prigione Alexey Navalny, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo per la cerimonia di consegna del premio Sacharov.
“Oggi, su questo palco, ricevendo questo alto riconoscimento per mio padre, vi ringrazio e attraverso tutti voi do il benvenuto all’Europa delle idee e dei principi. L’Unione Europea è un incredibile miracolo creato dalle nazioni, la cui intera storia è una guerra senza fine tra loro. Nonostante tutte le difficoltà e i problemi, però, che l’Ue ha e dovrà incontrare, io credo nel suo futuro e credo che un giorno il mio Paese ne entrerà a far parte. Spero che tutti noi abbiamo la forza per essere all’altezza dei nostri destini. Libertà per Alexey Navalny!”, ha concluso.