La 24enne Premio Nobel per la Pace sopravvisse a un attentato dei talebani nel 2012
(LaPresse) Malala Yousafzai si sposa. “Oggi è un giorno prezioso”, ha annunciato martedì 9 novembre su Twitter la 24enne attivista pakistana per i diritti umani, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace, nel 2014. La ragazza, diventata famosa in tutto il mondo dopo essere sopravvissuta a un attentato dei talebani nel 2012 in Pakistan, ha celebrato il suo Nikkah, cioè il contratto di matrimonio col fidanzato connazionale Asser Malik, davanti alle rispettive famiglie, nella sua casa di Birmingham, in Inghilterra, dove vive da anni. Lui è un manager che lavora nel mondo dello sport, è dirigente del Pakistan Cricket Board, mentre lei si è laureata l’anno scorso ad Oxford.
Today marks a precious day in my life.
Asser and I tied the knot to be partners for life. We celebrated a small nikkah ceremony at home in Birmingham with our families. Please send us your prayers. We are excited to walk together for the journey ahead.
📸: @malinfezehai pic.twitter.com/SNRgm3ufWP— Malala (@Malala) November 9, 2021
L’attentato subito all’età di 13 anni
Quando aveva solo 13 anni Malala fu ferita alla testa dai colpi d’arma da fuoco esplosi dai talebani saliti sull’autobus che trasportava lei e altre compagne a scuola: da allora si batte a livello globale per garantire il diritto allo studio delle donne, anche attraverso la fondazione Malala Fund.
Il ritorno in patria 6 anni dopo l’attentato
Nel marzo 2018 la giovane attivistà tornò in Pakistan per la prima volta dal 2012, quando fu ferita dagli estremisti islamici. “E’ il giorno più felice della mia vita”, ha detto al suo rientro a casa durante un viaggio durato 4 giorni.
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