Sudan: rimossi sei ambasciatori, dopo la condanna del colpo di stato. Tra loro Usa, Ue e Francia

Anche gli ambasciatori sudanesi in Qatar, in Cina e nella missione delle Nazioni Unite a Ginevra sono stati licenziati dal generale Abdel-Fattah Buran ieri

Il generale Abdel-Fattah Buran ha rimosso almeno sei ambasciatori del Sudan. Fra loro, quelli negli Stati Uniti, in Unione Europea e in Francia, dopo che avevano condannato la presa del potere da parte dell’esercito. I diplomatici avevano promesso il loro sostegno al governo deposto del primo ministro Abddalla Hamdok. Anche gli ambasciatori sudanesi in Qatar, in Cina e nella missione delle Nazioni Unite a Ginevra sono stati licenziati dal generale Abdel-Fattah Buran ieri, secondo un funzionario che ha parlato a condizione di anonimato perché non autorizzato a informare i media. Gli ambasciatori sono stati rimossi due giorni dopo che Burhan ha sciolto il governo di transizione e arrestato il primo ministro, molti funzionari governativi e leader politici in un colpo di stato condannato dagli Stati Uniti e dall’Occidente. I militari hanno permesso a Hamdok di tornare a casa martedì dopo le pressioni internazionali per il suo rilascio.