Bruxelles raccomanda di perseguire i reati contro la libertà di stampa

(LaPresse) – Come annunciato dalla presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione, la Commissione Ue ha presentato oggi la sua prima raccomandazione per rafforzare la sicurezza dei giornalisti e di altri professionisti dei media.

“Con un numero crescente di attacchi ai giornalisti, più di 900 nell’Ue nel 2020 la raccomandazione invita gli Stati membri a indagare e perseguire con determinazione tutti gli atti criminali, facendo pieno uso della legislazione nazionale ed europea esistente. – si legge nel testo – Se fosse il caso, gli Stati membri sono incoraggiati a coinvolgere le autorità europee, come Europol ed Eurojust. Gli Stati membri dovrebbero promuovere una migliore cooperazione tra le forze dell’ordine e gli organi dei media per identificare e affrontare le minacce che colpiscono i giornalisti in modo più efficiente e fornire protezione personale ai giornalisti la cui sicurezza è a rischio”.

Ue

“È inoltre fondamentale che i media abbiano un accesso non discriminatorio alle informazioni – prosegue la nota – , comprese le conferenze stampa e i documenti detenuti dalle autorità pubbliche. Le Raccomandazioni sottolineano poi l’importanza della formazione e del rafforzamento dell’accesso alla protezione sociale per tutti i professionisti dei media”.

 “Quasi un incidente su tre si verifica durante le manifestazioni – si legge ancora nel documento- rendenle il luogo più frequente in cui i giornalisti sono stati aggrediti nel 2020. Gli Stati membri dovrebbero fornire una formazione regolare alle autorità di contrasto per garantire che giornalisti e altri professionisti dei media siano in grado di lavorare in sicurezza e senza restrizioni durante tali eventi. La collaborazione con i rappresentanti dei giornalisti è essenziale per decidere le misure più appropriate, ad esempio quando si tratta dell’identificazione visiva dei professionisti dei media. Tra le misure raccomandate figura anche la nomina di ufficiali di collegamento per informare i giornalisti sui potenziali rischi, in anticipo rispetto a proteste o manifestazioni pianificate”. 

 

Come riporta il sito unioneeuropea.it, La nota della Commissione Ue arriva a seguito di una tabella di marcia stabilita tra marzo e aprile 2021. Tra il 23 e il 25 marzo la Commissione ha organizzato un forum invitando al dialogo numerosi esponenti del settore. Sull’argomento ha detto la sua Věra Jourová vicepresidente per i Valori e la trasparenza ha affermato: “Il tragico assassinio del giornalista investigativo Giorgos Karaivaz ci ha ricordato ancora una volta che dobbiamo raddoppiare gli sforzi per proteggere i giornalisti. Stiamo elaborando raccomandazioni agli Stati membri e chiediamo un riscontro su misure quali le linee dirette e la formazione e sensibilizzazione della polizia e della giustizia”. 

Le ha fatto eco Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno Ue, che ha aggiunto: ” “Coloro che trasmettono informazioni devono beneficiare degli standard di protezione del lavoro più elevati, sia online che offline. È essenziale garantire la sicurezza digitale e l’autonomia dei giornalisti nell’ambito degli sforzi per proteggere i nostri valori, le nostre democrazie e lo Stato di diritto. È nostro compito sviluppare norme europee per la protezione dei giornalisti”. 

 

 

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