Danish Siddiqui, capo dei fotografi dell'agenzia, seguiva gli scontri tra forze di sicurezza afghane e combattenti talebani nel Paese

Il fotoreporter indiano Danish Siddiqui, capo dei fotografi di Reuters in India e vincitore del Pulitzer, è stato ucciso in Afghanistan dove si trovava per un servizio. Lo riferisce l’ambasciatore dell’Afghanistan in India, Farid Mamundzay, che su Twitter si dice “profondamente scosso dalla triste notizia dell’uccisione di un amico, Danish Seddiqi, a Kandahar la scorsa notte”. “Il giornalista e vincitore del premio Pulitzer era embedded con le forze di sicurezza afghane”, prosegue l’ambasciatore. Secondo notizie riportate dalla Bbc, il convoglio delle forze afghane con cui era embedded ha subìto un’imboscata dei talebani vicino a un valico di frontiera chiave con il Pakistan. Non è chiaro quante persone siano morte nell’attacco. 

Reuters riporta sul suo sito che Siddiqui è stato ucciso mentre seguiva per lavoro gli scontri tra forze di sicurezza afghane e combattenti talebani vicino al valico di Spin Boldak con il Pakistan. Secondo quanto un comandante afghano ha riferito a Reuters, le forze speciali afghane stavano combattendo per riprendere il controllo dell’area del mercato di Spin Boldak quando Siddiqui e un alto funzionario agfhano sono stati uccisi in quello che è stato definito fuoco incrociato dei talebani. La stessa Reuters riporta sul suo sito che Siddiqui aveva riferito all’agenzia di essere rimasto ferito al braccio da shrapnel venerdì, mentre copriva gli scontri: era stato curato e stava recuperando quando i talebani si sono ritirati dai combattimenti a Spin Boldak, ma secondo il comandante afghano citato da Reuters i talebani hanno poi attaccato di nuovo, mentre il giornalista parlava con dei commercianti. Reuters precisa di non avere potuto verificare in modo indipendente i dettagli dei combattimenti riferiti dal funzionario militare, che ha chiesto di non essere identificato.

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