In migliaia sono riusciti a entrare nell'enclave spagnola in Marocco lunedì

(LaPresse) Arrivano in massa a nuoto per raggiungere l’Europa. Migliaia di giovani marocchini hanno “invaso” Ceuta, enclave spagnola in Marocco, lunedì 17 maggio e hanno continuato a farlo anche martedì mattina, anche se in numero minore, visto l’aumento di forze militari e di polizia dispiegate ai confini. Sarebbero almeno seimila le persone riuscite a superare il confine e circa 1500 sarebbero minorenni. La città spagnola in Nord Africa si affaccia sul Mediterraneo ed è separata dal Marocco da una doppia barriera alta dieci metri. L’improvviso afflusso di migranti ha acuito la crisi diplomatica in atto tra Rabat e Madrid, avviata in seguito alla decisione della Spagna di consentire cure mediche al capo del Fronte Polisario, gruppo militante che lotta per l’indipendenza del Sahara occidentale, Brahim Ghali. Il ministro dell’Interno spagnolo Fernando Grande Marlaska ha riferito che è stato disposto il rimpatrio di 1.600 migranti già entro martedì mattina, come prevede l’accordo firmato da Marocco e Spagna 30 anni fa.

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