Etiopia, migliaia di morti nella regione del Tigrè

Le truppe governative attaccano il Fronte Popolare di Liberazione. Blinken: "È pulizia etnica"

Quattro mesi di conflitto in Etiopia tra le forze governative del Paese e il Fronte Popolare di Liberazione del Tigrè hanno causato la morte di migliaia di persone, oltre a centinaia di migliaia di sfollati. La guerra civile è iniziata lo scorso novembre, quando il primo ministro Abiy Ahmed Ali – che nel 2019 ricevette il Premio Nobel per la pace – ha inviato truppe governative nel Tigrè, nel nord del Paese, dopo un attacco alle strutture militari federali. Si stima che circa 500.000 persone abbiano perso la casa e gli operatori umanitari temono che un numero crescente di persone possa morire di fame. I combattimenti hanno spinto il Segretario di Stato americano Antony Blinken, la scorsa settimana, ad affermare che nella regione è avvenuta una pulizia etnica. È la prima volta che un alto funzionario della comunità internazionale descrive apertamente le atrocità del Tigrè come tali.