Il socialisti i più votati alle elezioni generali nella regione autonoma spagnola
Il blocco indipendentista si afferma alle elezioni generali in Catalogna nonostante il più votato sia il Partito socialista, che è pro unità. Ma i tre partiti indipendentisti, ERC, Uniti per la Catalogna e CUP hanno ottenuto abbastanza seggi da poter avere, se alleati, la maggioranza in un Parlamento comunque molto frammentato. A scrutinio quasi chiuso, PSC ed ERC ottengono 33 seggi a testa, davanti a Uniti per la Catalogna (32), Vox (11), CUP (9), En Comú Podem (8), C’s (6) e PP. Sommando i loro seggi, i tre raggruppamenti indipendentisti ne avrebbero 74 su 135. Esulta Quim Torra: “Già possiamo dirlo chiaramente: una clamorosa vittoria indipendentista!”, twitta l’ex presidente della Generalitat catalana. Il partito socialista guidato dall’ex ministro della sanità Salvador Illa avrebbe 33 seggi con oltre 580mila voti. Anche la sinistra repubblicana pro-secessione della Catalogna, ERC, avrebbe 33 seggi, ma con 530mila voti.Il partito di estrema destra Vox entra per la prima volta nell’assemblea catalana con 11 seggi, confermando la sua crescita in tutta la Spagna negli ultimi anni. Il suo successo è avvenuto a spese del Partito popolare conservatore, a cui sono stati lasciati tre seggi dopo una campagna in cui ha ammorbidito la sua precedente posizione dura contro i secessionisti.Dall’altro lato dello spettro, il partito CUP di estrema sinistra e pro-secessione è salito a nove seggi dai quattro conquistati nel 2017. Le forze pro-secessione avranno bisogno proprio dell’imprevedibile CUP per formare una maggioranza.
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