"Volevano spaventarmi" racconta l'intellettuale francese che sta per pubblicare un libro sulla religione

Lo scrittore ebreo Marek Halter è stato aggredito nella sua casa a Parigi durante la notte tra venerdì 12 e sabato 13, da due uomini coperti da un passamontagna. Lo ha raccontato lui stesso a Le Figaro. “Mi ero appisolato sulla sedia, controllando il mio libro (‘Un mondo senza profeti’, in uscita il 4 marzo, ndr), quando ho percepito una presenza e ho visto un uomo incappucciato sopra di me, e un altro sulla porta”, ha raccontato al quotidiano francese aggiungendo che “entrambi indossavano guanti neri e mi sembravano professionisti, agili”. Lo scrittore ha poi riferito che uno dei due uomini “mi ha preso a calci un paio di volte, lasciandomi con lividi e alcune ferite” dicendo poi “se gridi, sei morto”. “Volevano spaventarmi, avvertirmi”, ha aggiunto.

Secondo le prime ricostruzioni, sembra che i due aggressori siano passati da una finestra. Halter, che ha sporto denuncia alla polizia, ha fatto sapere che è stato rubato nulla. “Hanno tirato fuori e lasciato la mia carta di credito sul tavolo, per dimostrare che non era quello che interessava. Hanno anche preso le mie chiavi, come se avessero intenzione di tornare”, aggiunto. L’intellettuale di origine polacca è stato aggredito più volte nella sua vita. “Di solito, mi vengono dette parole antisemite o razziste ma questa volta, niente, come se volessero solo avvertirmi”, ha spiegato. Secondo l’autore, l’episodio ha a che fare con l’imminente pubblicazione del suo libro nel quale attacca l ‘”intellighenzia” religiosa.

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