L'oppositore: "E'il mio Paese, Mosca è la mia città, entrambe mi mancano"

“La domanda ‘tornare o no’ non mi si è mai posta. Perché non me ne sono andato, sono finito in Germania, arrivando lì in un box di terapia intensiva. Domenica 17 gennaio tornerò a casa con un volo Pobeda”. Lo ha annunciato su Twitter l’oppositore russo Alexei Navalny. Sono finito in Germania “per un motivo: hanno tentato di uccidermi. Sono sopravvissuto e ora Putin, che ha dato l’ordine di uccidermi, strilla nel suo bunker e ordina ai suoi servi di fare tutto il possibile perché io non torni. I servi agiscono come al solito: fabbricano nuove accuse penali contro di me”, ha scritto il politico russo, che si è ripreso dall’avvelenamento con agente Novichok subito in Russia. “Ma quel che fanno lì non è molto interessante per me. La Russia è il mio Paese, Mosca è la mia città, entrambe mi mancano. Quindi, sono andato alla compagnia Pobeda e ho comprato i biglietti”, ha proseguito, “ci vediamo lì”. 

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