Impennata di contagi a Tulsa, la città dell’Oklahoma dove lo scorso 20 giugno il presidente Donald Trump ha tenuto il primo comizio post lockdown. Bruce Dart, il direttore del dipartimento della Salute di Tulsa, ha suggerito che il boom di casi rilevati all'interno e intorno alla città è probabilmente riconducibile alla manifestazione tenuta dal tycoon con la contea che ha registrato 261 nuovi casi lunedì e 206 martedì. "Negli ultimi due giorni abbiamo avuto quasi 500 casi e abbiamo avuto diversi eventi importanti poco più di due settimane fa", ha dichiarato Dart che ha poi aggiunto "Suppongo che abbiamo appena collegato i punti".
Ma la situazione rimane grave in tutto il Paese. Nelle ultime 24 ore gli Stati Uniti hanno infatti registrato altri 55mila nuovi positivi superando i 3 milioni di casi da inizio emergenza con un trend che non lascia presagire un immediato miglioramento nelle prossime settimane. "Il coronavirus è destinato a restare con noi per un tempo considerevole, fino a quando non avremo adottato misure molto buone di contenimento e non avremo messo a punto il vaccino", ha dichiarato il massimo esperto di malattie infettive degli Stati Uniti, Anthony Fauci, intervistato dal Corriere della Sera.
"A meno che tutti i diversi Paesi non adottino misure di contenimento, dobbiamo aspettarci una diffusione del contagio ancora più vasta", ha spiegato ancora il virologo secondo cui l’epidemia negli Stati Uniti "non è sotto controllo". Fauci ha parlato della situazione a livello globale ribadendo, ancora una volta, che "non c'è proprio alcuna prova che il virus stia diventando più debole". "Stiamo osservando grandi focolai in Brasile, in Sud Africa e ora in Asia. In definitiva siamo soltanto all'inizio della pandemia globale che, molto probabilmente, peggiorerà ulteriormente, prima di migliorare", ha spiegato Fauci.
Nella lunga intervista concessa al Corriere, il virologo americano ha parlato anche del ruolo dell’Oms, dopo la scelta di Trump di abbandonare l’agenzia dell’Onu, e delle accuse mosse dal capo della Casa Bianca a Pechino. "Ritengo che l'Oms sia un istituto imperfetto e con molti punti deboli. Ha bisogno di profondi miglioramenti. Tuttavia resta un'organizzazione importante, di cui il mondo ha bisogno. Inoltre penso che Tedros Adhanom sia un buon direttore dell'Oms", ha dichiarato Fauci che come Trump ritiene che la Cina non sia stata "del tutto trasparente nella prima fase dell'epidemia, quando diceva che il Covid-19 si trasmetteva solo dagli animali agli esseri umani e che non aveva la capacità di passare da uomo a uomo".
Infine Fauci ha parlato del suo rapporto con Trump che inizialmente l’aveva messo da parte nella gestione dell’emergenza. "Non ha mai cercato di licenziarmi, anche se i giornali lo hanno scritto", ha voluto sottolineare il virologo che ha poi aggiunto: "In realtà mi ascolta molto, anche se non tutte le volte. Adesso è molto interessato a riaprire il Paese e a riattivare l'economia".

