Cile, venezuelani bloccati a Santiago: “Vogliamo tornare a casa”

La protesta davanti all'ambasciata dei migranti rimasti disoccupati

Quasi 300 venezuelani che vivono in Cile sono rimasti accampati fuori dall'ambasciata venezuelana a Santiago per più di una settimana, chiedendo alle autorità di facilitare il loro ritorno a casa. Molte persone in Cile hanno perso il lavoro, compresi i migranti venezuelani, a causa della pandemia di coronavirus, ritrovandosi a non poter pagare affitto e beni di prima necessità. Alcuni di loro non avevano nemmeno tende o sacchi a pelo e sono stati costretti a dormire sul pavimento. Nel gruppo c'erano bambini piccoli e anziani, e molti altri con valigie e borse. La stessa situazione si è verificata alcuni giorni fa con cittadini boliviani, spingendo il Ministero degli Esteri cileno a organizzare il loro trasporto nel Cile settentrionale per 14 giorni di quarantena prima di continuare il loro viaggio in Bolivia.