Tensioni tra il premier inglese Johnson e i leader di Scozia, Galles e Irlanda del Nord
Fase 2 ma con cautela. Questa il piano di Boris Johnson per cominciare a lasciarsi alle spalle la pandemia da coronavirus. Il primo ministro britannico, in un discorso alla nazione, ha annunciato la 'roadmap' per uscire dall'emergenza. Se da un lato charisce che "non è il momento di porre fine al lockdown questa settimana", in vigore fino al 1° giugno, dall'altro apre alla ripresa incoraggiando a tornare al lavoro "chi non può lavorare da casa". Tra gli strumenti presentati anche un sistema di allerta, in una scala da uno a cinque, per monitorare la situazione coronavirus nel Paese, basato sul tasso di contagio R0 e sul numero dei casi. Cambia anche lo 'slogan' contro il virus che da 'stay home' (restate a casa) diventa 'stay alert, control the virus, save lives' (state vigili, controllate il virus, salvate vite). Ed è subito polemica con i leader di Scozia, Galles e Irlanda del Nord che annunciano di rimanere fedeli al 'vecchio' motto. In particolare, la premier scozzese, Nicola Sturgeon, bolla le nuove indicazioni come "vaghe e imprecise" dicendo di non riuscire ad afferrarne il significato. Confermato, come da previsione, un periodo di quarantena per le persone che arrivano nel Paese in aereo. Per quanto riguarda le scuole e negozi, una riapertura graduale è prevista per inizio giugno.
La fase di riapertura non sembra procedere per il meglio in Germania dove il tasso di contagio R0 risale a 1,1. Tradotto, una persona positiva ne può contagiare almeno un'altra. E il Robert Koch Institu avvisa di "osservare lo sviluppo con molta attenzione nei prossimi giorni". Lo scorso mercoledì, quando la cancelliera Merkel aveva annunciato l'allentamento delle restrizioni, l'indice era allo 0,65.
La situazione non migliora negli Stati Uniti che registrano 1.568 morti in 24 ore portando il totale dei decessi nel Paese a oltre 78mila. Anche dal punto di vista dei contagi le circostanze sembrano rimanere critiche con 25mila nuovi casi: in tutto il numero delle infezioni supera la soglia di 1,3 milioni. È finito autoisolamento il massimo esperto americano di malattie infettive Anthony Fauci, membro della task force Usa contro il Covid-19, dopo essere entrato in contatto con un membro dello staff della Casa Bianca positivo. Fauci è risultato finora negativo al tampone e verrà regolarmente testato.
Guardando a Oriente, in Cina sono stati segnalati 14 nuovi casi di coronavirus in 24 ore: il numero più alto dopo 10 giorni. Dodici di questi sono interni, mentre due sono importati dall'estero. In particolare, a Wuhan, città epicentro dell'epidemia è stato rilevato il primo caso positivo dopo uno stop di 36 giorni. Si tratta di un uomo di 89 anni che attualmente si trova in condizioni critiche. In Corea del Sud, che sta sperimentando riaperture, sono emersi 34 nuovi casi di coronavirus in 24 ore, la cifra più alta da un mese. Tuttavia il presidente, Moon Jae-in, sollecitato la popolazione a mantenere la calma dicendo che "non c'è motivo di rimanere fermi per paura".
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