L'epidemia avrebbe potuto essere fermata ma i funzionari di Pechino l'hanno tenuta nascosta
La Cina annuncia che nella città di Wuhan, epicentro del coronavirus, e nella provincia circostante dell'Hubei non sono stati registrati nuovi casi dall'inizio dell'epidemia, ma non fa in tempo a celebrare la buona notizia che arrivano le bordate del presidente americano. "Oggi abbiamo visto l'alba dopo tanti giorni di duro sforzo", ha rimarcato Jiao Yahui, secondo cui il "doppio zero", arrivato dopo giorni di diminuzione del numero di contagiati, significa che il controllo e i metodi di trattamento medico imposti dal governo hanno funzionato bene. Secondo le autorità locali, tutti i 34 nuovi casi registrati mercoledì erano stati importati dall'estero. Sono quindi state allentate le misure di quarantena in alcune aree residenziali di Wuhan, e la Cina ha anche fatto ammenda per Li Wenliang, il medico-eroe che aveva lanciato l'allarme su un "virus misterioso" prima che fosse nota l'epidemia, aveva subito un 'rimprovero' da parte della polizia e poi era morto dopo essere stato contagiato. Per la Commissione di vigilanza nazionale cinese, che ha sollecitato la punizione degli agenti di Wuhan, ci fu "un trattamento inappropriato della questione".
Il coronavirus "avrebbe potuto essere fermato abbastanza facilmente", ha accusato Trump, ma i funzionari cinesi "non hanno deciso di renderlo pubblico" in tempo per impedire al virus di diventare globale. "Il mondo sta pagando un grande prezzo per quello che hanno fatto", ha sferzato il tycoon, che non ha escluso ripercussioni verso il Paese del Dragone e si è mostrato anche scettico sull'azzeramento dei casi: "Spero che sia vero".
Nel mondo i contagi da coronavirus hanno superato i 230mila, 9800 i morti. Di questi, almeno 10.800 negli Stati Uniti e 154 deceduti. Trump ha annunciato la riduzione della "burocrazia per sviluppare vaccini e terapie il più velocemente possibile" e che un farmaco attualmente usato come antimalarico – l'idrossiclorochina – sarà presto reso disponibile per curare il Covid-19, mentre è in fase di test il Remdesivir, un antivirale sperimentale che sembra funzionare contro una gamma di famiglie di virus molto diverse, tra cui coronavirus ed Ebola. Il vicepresidente Mike Pence, capo della task force sul coronavirus dell'amministrazione Usa, ha invece rassicurato, dopo le polemiche per la sottovalutazione dell'emergenza, che "decine di migliaia di test vengono eseguiti ogni giorno".
"Se lasciamo che il virus si diffonda, specialmente nelle regioni del mondo più vulnerabili, ucciderà milioni di persone", ha avvertito il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Molti Paesi stanno cercando di correre ai ripari. Il Brasile ha deciso la chiusura delle frontiere terrestri, il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha annunciato per domenica una "giornata di coprifuoco" per 14 ore, dalle 7 alle 21, mentre Australia e Nuova Zelanda hanno vietato l'ingresso a tutti i non residenti.
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