Esplosione davanti a un ospedale al Cairo, 20 morti. Al-Sisi: “E’ terrorismo”

47 i feriti. Un'auto contromano contro altre tre vetture. Le autorità egiziane in un un primo momento hanno parlato di incidente 

L'enorme esplosione causata da un'auto nel centro del Cairo, in Egitto, che ha ucciso almeno 20 persone, è stata "un incidente terroristico. Lo ha annunciato attraverso Facebook e Twitter il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, scrivendo: "Estendo le mie più sentite condoglianze al popolo egiziano e alle famiglie dei martiri uccisi nel codardo incidente terroristico della scorsa notte. Lo Stato egiziano è determinato a combattere il terrorismo e a sradicarlo".

La collisione è avvenuto poco prima della mezzanotte di domenica sera, quando un'auto in corsa contromano si è schiantata contro altri tre veicoli fuori dal National Cancer Institute della capitale egiziana. Quattro delle venti vittime, riferisce il ministero della Salute, non sono ancora state identificate. In tutto sono 47 i feriti, "tre o quattro dei quali sono in condizioni critiche nell'unità di terapia intensiva, avendo riportato ustioni di diverso grado", ha detto Khaled Megahed, portavoce del ministero della Salute, durante una conferenza stampa. Settantotto malati in cura nel centro sono stati trasferiti in altri ospedali.

I social network hanno pubblicato immagini di auto bruciate e di evacuati portati negli ospedali. Il procuratore generale ha ordinato un'indagine per determinare le cause della collisione. Secondo la polizia, dietro l'attacco potrebbe esserci il gruppo Hasm, affiliato dei Fratelli Musulmani. All'inizio non si era immediatamente pensato ad un atto di terrorismo, visto che l'Egitto registra regolarmente gravi incidenti stradali e ferroviari a causa di un traffico disordinato, vecchi veicoli, strade e ferrovie mal mantenute e violazioni del traffico stradale scarsamente sorvegliate. Nel 2018, per esempio, 3.000 persone sono morte in incidenti stradali nel Paese, secondo i dati ufficiali.