'Come i prigionieri dei campi nazisti': il video diffuso da Msnbc scatena le polemiche
Dei numeri scritti sulle braccia di bambini al confine messicano in attesa di entrare negli Stati Uniti. Sono diventate virali le immagini diffuse da Msnbc, che mostrano i bimbi in fila che sollevano le maniche dei giubbotti per esibire i numeri scritti – pare – con un pennarello. E hanno scatenato polemiche visto che hanno richiamato alla memoria i numeri marchiati sui prigionieri dei campi nazisti.
Il video, girato a Juarez in Messico, è stato rilanciato da diversi media internazionali e ha avuto particolare risalto su quelli israeliani, fra cui Haaretz e Jerusalem Post. Un filmato, diffuso da Nbc News, non fornisce alcuna informazione sul motivo per cui quel numero sia stato scritto, ma le immagini e il contesto fanno pensare a un modo di registrare la presenza dei bambini. Haaretz scrive che i numeri sono stati usati dalle autorità messicane, non dal governo Usa.
I bambini coinvolti farebbero parte della cosiddetta carovana di migranti, cioè delle migliaia di persone che soprattutto dall'Honduras hanno percorso migliaia di chilometri e attraversato il Messico per arrivare al confine con gli Usa, in fuga da povertà e violenze nei Paesi di provenienza. Carovana a cui l'amministrazione Trump ha reagito parlando di "invasione" e usando il tema per creare consenso elettorale, inviando migliaia di soldati alla frontiera nel pieno della campagna per le elezioni di Midterm.
La notizia giunge dopo che una bimba guatemalteca di 7 anni è morta mentre era in custodia, dopo essere stata trattenuta dalla polizia di frontiera americana nel New Mexico. La bambina aveva attraversato illegalmente il confine dal Messico insieme al padre e a decine di altre persone e, stando a quanto riportato dalle Cbp, forze dell'ordine di frontiera statunitensi, sarebbe deceduta per "disidratazione e shock".
Una grande attenzione si è concentrata sulle carovane di migliaia di centroamericani che sono giunti a Tijuana, in Messico, appena a sud di San Diego, in California, in una sfida a Trump, che ha definito gli spostamenti una "invasione". Il presidente degli Stati Uniti ha promesso di costruire un muro al confine con il Messico e ha schierato migliaia di soldati. Fra il 5 maggio e il 9 giugno scorsi, più di 2.300 bambini migranti sono stati separati dai loro genitori in nome di una politica di 'tolleranza zero' contro l'immigrazione clandestina; la diffusione di questi dati aveva suscitato un'indignazione tale negli Usa e nel mondo da costringere il presidente a rivedere le sue politiche, vietando per decreto la separazione sistematica delle famiglie.
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