I provvedimenti annunciati costeranno tra gli 8 e 10 miliardi
Dopo che il discorso alla nazione di Macron lunedì sera è stato seguito da 23 milioni di francesi, a dettagliare la risposta di Parigi ai Gilet gialli scende in campo il premier, Édouard Philippe. Davanti all'Assemblea nazionale, ha difeso gli annunci dati in tv dal presidente per dimostrare che rispondono alle richieste del movimento di protesta. Che, però, sembra non voler rinunciare alla mobilitazione.
Intanto, il presidente dell'Assemblea Richard Ferrand è intervenuto alla radio Rtl, annunciando che il deficit pubblico "probabilmente aumenterà", per finanziare le misure annunciate da Macron. Ferrand ha anche assicurato che l'aumento, tuttavia, non sarà "massiccio", sarà "strettamente temporaneo" e nel 2020 tornerà sotto il 3%.
Il punto diventa quindi il rispetto della regola europea sul deficit pubblico inferiore al 3% del Pil. Inizialmente nel piano di bilancio per il 2019, da adottare entro la fine dell'anno, Parigi aveva previsto un deficit del 2,8% del Pil, in leggero aumento rispetto al 2018 (quando è atteso un deficit al 2,6%). Subito è arrivata la risposta di Bruxelles, per bocca del commissario europeo per l'Economia, Pierre Moscovici, che ha parlato ad AFP: la Commissione "seguirà con attenzione l'impatto degli annunci fatti dal presidente" Macron, "siamo in contatto costante con le autorità francesi".
In scia, ha commentato anche il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio: "Guardiamo con attenzione agli annunci fatti ieri da Macron, perché secondo i nostri calcoli non si sposano con i livelli di deficit/Pil previsti entro fine anno", se Parigi "non dovesse rispettare i parametri" si "dovrà aprire un caso Francia, se le regole valgono per tutti, ma non è quello che ci aspettiamo".
Fra le misure annunciate da Macron per placare la collera dei gilet gialli ci sono l'aumento del salario minimo di 100 euro al mese a partire dal 2019, l'esenzione dall'aumento della tassazione Csg per le pensioni al di sotto dei 2mila euro e gli straordinari non tassati. E le banche hanno previsto zero aumenti alle spese bancarie nel 2019, ha fatto sapere poi l'Eliseo. "Il presidente ha capito la collera espressa e ha dato le risposte necessarie", ha garantito Philippe all'Assemblea, puntando soprattutto sul salario minimo: "Quando è stato aumento di questa cifra? Avete un esempio recente? Vogliamo andare molto più lontano, più forte e più veloce", ha garantito. Poi ha condannato le minacce ai deputati da parte del movimento dei Gilet gialli, definendole "gravissime" e invitando a non abituarsi a questi momenti "inquietanti" del dibattito pubblico.
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