Al centro i respingimenti al confine dei profughi che abbiano già chiesto asilo in altri Paesi europei

Passi avanti con l'Italia e accordo trovato con la Grecia. È questo l'aggiornamento fornito dalla Germania sui respingimenti al confine dei migranti che abbiano già chiesto asilo in altri Paesi europei. Aggiornamento che giunge dopo l'accordo già trovato la settimana scorsa con la Spagna sullo stesso tema.

"Abbiamo trovato un accordo con la Grecia" affinché riprenda i migranti che arrivano in Germania dopo essersi già registrati sul territorio greco, ha annunciato una portavoce del ministero dell'Interno tedesco, Eleonore Petermann, senza fornire altri dettagli visto che l'intesa va ancora formalizzata. Quanto all'Italia, ha affermato che i negoziati sono a uno stadio "molto avanzato" e "partiamo dal principio che un accordo sarà trovato" anche in questo caso.

Grecia e Italia, insieme alla Spagna, sono i Paesi in cui sbarca la maggior parte dei richiedenti asilo per entrare in Europa. Finora Roma si è mostrata reticente, chiedendo che prima di ogni accordo sui migranti già presenti sul territorio europeo ci sia un rafforzamento del controllo delle frontiere esterne dell'Ue.

Questi accordi bilaterali transitori, in base ai quali i Paesi coinvolti si impegnano a riprendere i migranti entro 48 ore, sono stati lanciati dalla Germania in attesa della riforma del sistema di Dublino, che però divide i 28, e quindi di un eventuale ingresso in vigore di un nuovo sistema di asilo europeo. A proporre questo tipo di intese era stata la cancelliera tedesca, Angela Merkel, nell'ambito del Consiglio europeo degli scorsi 28 e 29 giugno, per convincere il suo ministro dell'Interno Horst Seehofer a rinunciare al progetto di avviare da luglio i respingimenti unilaterali al confine di tutti i richiedenti asilo registrati nella banca dati europea Eurodac.
 

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