I media internazionali sollevano dubbi sulla provenienza dei fondi usati dal capo della delegazione Ue in iraq per l'acquisto di una lussuosa residenza storica nel centro di Bruxelles
"Siamo consapevoli delle accuse (a nostra conoscenza non comprovate) mosse al capo delegazione Blecua a proposito del suo precedente incarico con il ministero degli Esteri spagnolo e della sua vita privata. Ha respinto le accuse e non abbiamo ragione di dubitare di lui". Così un portavoce dell'Ue commenta il caso del capo della delegazione Ue in Iraq Ramon Blecua, di cui nelle scorse settimane hanno scritto alcuni media internazionali. "Il signor Blecua è stato selezionato in base alle procedure statutarie e sta svolgendo i suoi doveri di capo della delegazione Ue in Iraq", ha aggiunto il portavoce Ue.
Il mese scorso Abc Espana ha riferito dell'acquisto di una lussuosa residenza storica nel centro di Bruxelles da parte della ex moglie di Blecua, l'indiana Nupur Chowdhry, sollevando dubbi sulla provenienza dei fondi. Il diplomatico spagnolo ha detto di non avere dato alcun contributo all'acquisto, ma Abc citava fonti vicine alla coppia secondo cui non è chiaro da dove possano essere arrivati quei fondi.
Un articolo del giornale, poi, citando fonti diplomatiche riportava che, quando Blecua era il numero due dell'ambasciata spagnola in India, avrebbe chiesto un visto spagnolo per il capo dell'intelligence iraniana in India, che fu negato. Inoltre un articolo di opinione comparso recentemente sul Washington Times riporta che l'ex ambasciatore Usa in Bahrain, Adam Ereli, accusa Blecua di essere un agente dell'intelligence iraniana e sostiene che l'Alta rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, lo abbia scelto fra sei candidati per guidare la delegazione Ue in Iraq nonostante non fosse stato appoggiato dal governo spagnolo.
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