La Scozia, di cui la madre di Trump è originaria, aveva preso le distanze dal miliardario già dopo la sua proposta di chiudere le frontiere Usa ai cittadini originari di Paesi a maggioranza musulmana
Donald e Melania Trump in Scozia per gli ultimi due giorni della controversa visita del presidente Usa nel Regno Unito, accompagnata da massicce proteste. Sabato e domenica la coppia, terminati gli appuntamenti pubblici, alloggia per un soggiorno privato nel lussuoso golf resort di Trump a Turnberry, in Scozia, a sudovest di Glasgow. È qui che il tycoon trascorrerà le ore che lo separano dal bilaterale con il presidente russo Vladimir Putin, in programma per il 16 luglio a Helsinki. "Sono arrivato in Scozia e sarò al Trump Turnberry per due giorni di riunioni, chiamate e, si spera, un po' di golf, la mia forma primaria di esercizio", ha twittato il presidente Usa stamattina, riferendosi allo stabilimento sportivo e alberghiero di sua proprietà. "Il tempo è magnifico e questo luogo è incredibile", ha aggiunto.
L'inquilino della Casa Bianca è arrivato venerdì sera ma, segno del clima teso, all'aeroporto di Glasgow ad accoglierlo non c'era la premier scozzese Nicola Sturgeon, bensì solo un rappresentante del governo britannico. Il passaggio in Scozia dovrebbe, in teoria, provocare meno rumore dei primi giorni sul suolo britannico. Ma i detrattori del tycoon non mancano anche qui, con una grande protesta attesa oggi a Edimburgo dopo che venerdì 250mila persone (questa la stima degli organizzatori) hanno sfilato per le strade di Londra. A Edimburgo ci sarà nuovamente l'enorme pallone di un baby-Trump in pannolino che ha volato ieri sui cieli di Londra. Mentre nella capitale sono attesi un corteo pro Trump della destra e una contro-manifestazione anti-fascista. Già venerdì sera, circa 2mila persone si sono raccolte a Glasgow, a circa un'ora di strada da Turnberry e dai tre campi da golf di Trump. Greenpeace, dal canto suo, ha annunciato di aver fatto volare un parapendio a motore vicino all'albergo di Trump per denunciare la sua politica ambientale.
La Scozia, di cui la madre di Trump è originaria, aveva preso le distanze dal miliardario già dopo la sua proposta di chiudere le frontiere Usa ai cittadini originari di Paesi a maggioranza musulmana. L'università Robert Gordon di Aberdeen gli aveva ritirato un dottorato onorario e il governo regionale aveva rimosso il suo titolo di ambasciatore d'affari. Insomma, una visita non facile per Trump quella nel Regno Unito. D'altra parte lui l'aveva già detto prima di partire: l'incontro con Putin potrebbe essere il più facile di tutti quelli con gli alleati europei in programma in Europa, aveva dichiarato alla vigilia del summit Nato.
Arrivato giovedì a Londra, il presidente americano ha attaccato Theresa May dicendo – in un'intervista al tabloid The Sun – che la volontà di Londra di privilegiare una relazione stretta con l'Ue dopo la Brexit ucciderà "probabilmente" la possibilità di concludere un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti. Dichiarazione che è suonata ancora più forte visto che May, giovedì sera, per Trump aveva srotolato il tappeto rosso, elogiando la forza del legame transatlantico. Il repubblicano si è mostrato però più conciliante venerdì, nel corso della conferenza stampa congiunta a Chequers, la residenza di campagna dei premier britannici. Segnalando la sua volontà di arrivare a un accordo "formidabile" con Londra, Trump si è mostrato ottimista: "Vogliamo fare scambi con il Regno Unito, loro vogliono farne con noi", ha detto il repubblicano, criticando il modo in cui il tabloid aveva trascritto le sue dichiarazioni e lanciandosi poi in un elogio di May.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata