Pogrom anti rom in Ucraina. L’ultra destra moltiplica le aggressioni

Armati di asce e mazzette hanno devastato un campo rom nel parco Goloseyevsky, nei pressi di Kiev, ancora peggio hanno fatto nell'insediamento sulla collina di Lysa Hora, dove uomini donne e bambini sono stati anche feriti da persone armate fino ai denti. Sono impressionanti le immagini girate durante due attacchi contro le comunità nomadi, che ormai si ripetono sempre più spesso negli ultimi mesi in Ucraina. Il 7 giugno 2018 un gruppo di vigilantes neonazisti, riconosciuti dal ministero dell'Interno ucraino all'interno dei reparti della polizia, ha raso al suolo un campo rom nel parco Goloseyevsky, mentre quello sulla collina Lysa Hora è stato messo a ferro e fuoco il 21 aprile scorso. Tali raid sono da molti definiti pogrom di Stato contro i rom, perché avvengono tranquillamente alla luce del sole, davanti a giornalisti e forze dell'ordine, senza che nessuno lo impedisca.