La parte croata della città di Mostar, uno dei luoghi simbolo della guerra nei Balcani, si è riunita per ricordare Slobodan Praljak, il criminale di guerra croato-bosniaco morto ieri, dopo avere ingerito in aula all'Aia del veleno mentre il Tribunale penale internazionale leggeva la conferma della sua condanna in appello a 20 anni di carcere. Era stato il 72enne, da generale a ordinare a fine 1993 di far saltare il Vecchio Ponte di Mostar sul fiume Neretva.