Dal 1953 la disapprovazione nei confronti di un presidente non è così alta al nono mese in carica
A un anno dalle elezioni che hanno portato Donald Trump alla Casa Bianca, i sondaggi sulla sua popolarità toccano record di segno negativo. La disapprovazione nei confronti di un presidente non è così alta al nono mese in carica dal 1953, secondo un sondaggio ABC News/Washington Post: il 59% degli americani boccia il suo operato mentre il 37% lo approva, e il 65% ritiene non abbia ottenuto nulla o quasi nulla contro il 35% per cui ha ottenuto successi. Inoltre, il 55% degli americani crede non abbia mantenuto le sue principali promesse elettorali, cosa accaduta per il 35%.
Già in un sondaggio di Gallup il 30 ottobre solo il 33% degli intervistati aveva giudicato positivamente il presidente americano, e il giorno precedente una rilevazione NBC/Wall Street Journal aveva registrato al 28% la sua approvazione, mostrando che il repubblicano sta perdendo appoggio nella sua base di sostenitori. Il sostegno dei bianchi è infatti calato dal 51% al 47% dal mese di settembre a quello di ottobre, ed è sceso dal 58% al 51% tra i bianchi che non hanno un diploma universitario.
Anche una rilevazione di Fox News, condotta a fine ottobre, è arrivata alle stesse conclusioni. La percentuale di approvazione è scesa al 38% dal 42% del mese precedente, e quella di disapprovazione è salita di 4 punti percentuali fino al 57%, di cui il 49% disapprova "fortemente". Anche per l'emittente conservatrice, il calo è drastico tra i bianchi senza diploma universitario, passati dal 68% di settembre al 56% di ottobre. Tra i cristiani evangelici, che al momento dell'elezione lo sostenevano all'80%, il sostegno è sceso in un mese dal 74% al 66%. Il 33% ritiene Trump onesto e affidabile, dato poco mutato dal novembre 2016, quando era al 35%.
Trump ha registrato disapprovazione record anche su base trimestrale: nel suo terzo trimestre ha ottenuto il 36,9% (dato Gallup) di sostegno. Secondo Cnn, che ha analizzato la cifra in relazione ai predecessori dal 1945, nessuno ha mai ottenuto un risultato così basso in quel periodo. E solo in 31 casi alcuni suoi predecessori ebbero dati trimestrali peggiori (in 256 migliori), ma mai così presto nei loro mandati, bensì sempre verso la fine. È il caso di George W. Bush, rimasto sotto il 36% negli ultimi nove trimestri alla Casa Bianca (dal 24° al 31°). Bush padre ebbe il 25,3% nel 15° e penultimo trimestre, mentre Jimmy Carter fu sotto il 31,5% nel 10° e 11°, poi sotto il 36% dal 14° al 16°, gli ultimi del suo incarico. Male i dati per gli ultimi mesi di incarico anche per Nixon e Truman, che in più registrò però dati sotto il 35% anche al 6° e 7° trimestri. Se si guarda invece agli altri presidenti, mai hanno avuto un'approvazione trimestrale minore del 36,9% di Trump i predecessori Barack Obama, Bill Clinton, Ronald Reagan, Gerald Ford, Lyndon Johnson, John F. Kennedy e Dwight Eisenhower. Tra essi, Barack Obama al terzo trimestre registrò il 52,9% di approvazione, con un dato sotto il 41% all'11° trimestre. Bill Clinton al terzo trimestre ebbe il 47,7%, e non scese mai sotto 41,4% in 32 trimestri.
I dati arrivano mentre Trump è stato coinvolto in scontri pubblici con i senatori del suo stesso partito Gop e mentre il suo ex collaboratore Paul Manafort è finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'indagine sul Russiagate, nonché dopo le polemiche per la gestione dei danni degli uragani che hanno colpito gli Usa. John Fortier, direttore del Democracy Project al Bipartisan Policy Center, ha spiegato a Newsweek che la popolarità di Trump ha iniziato a calare quando Trump ha licenziato James Comey, allora capo dell'Fbi, e quando i repubblicani non sono riusciti ad approvare una legge con cui sostituire l'Obamacare. I nuovi scandali, tra cui le evoluzioni del Russiagate in mano al procuratore speciale Robert Mueller, sembrano destinati a far scendere ancora la sua popolarità.
Tuttavia, le oscillazioni sono fisiologiche in rilevazioni del genere e non si possono escludere che il trend cambi. Intanto, però, i sondaggi rivelano che gli americani preferiscono la moglie, Melania, al presidente. Con il profilo bassissimo mantenuto da quando è diventata first lady, per Cnn Melania Trump ha in realtà aumentato la sua popolarità. Nei dati dell'emittente, il 44% degli intervistati l'ha giudicata positivamente, il 35% in modo negativo, mentre il marito ha ottenuto rispettivamente 41% e 57%. E il trend è positivo, poiché a febbraio solo il 24% dichiarava una buona opinione di lei. La popolarità maggiore per le mogli dei presidenti, in realtà, è anch'essa tipica: lo stesso accadde, ad esempio, per Michelle Obama e per Laura Bush.
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