Si tratta dell'avvio del commissariamento della regione
La vice premier spagnola, Soraya Saenz de Santamaria, ha assunto la funzione di presidente della Generalitat di Catalogna, in attesa delle elezioni anticipate fissate al 21 dicembre. Sostituisce Carles Puigdemont, rimosso assieme al suo governo e agli alti funzionari catalani in applicazione dell'articolo 155 della Costituzione, cui il Senato ha dato il via pochi minuti dopo che il Parlament di Barcellona aveva approvato la dichiarazione d'indipendenza dalla Spagna.
La nazione ha tenuto il fiato sospeso per tutto il giorno, trascorso in una calma guardinga e tesa. A interromperla, l'annuncio che il Govern locale ha deciso di riunirsi perché non riconosce le decisioni di Madrid, le pacifiche manifestazioni unioniste in varie piazze, e una "dichiarazione istituzionale" di Puigdemont. Trasmessa alle 14.30 dall'emittente catalana Tv3, era stata preregistrata a Girona, dove il politico fu sindaco.
In appena tre minuti, Puigdemont non si è apertamente opposto alla propria rimozione, ma è stato chiaro: "La nostra volontà è continuare a lavorare per rispettare i mandati democratici", ha detto, a fianco di una bandiera europea e di una catalana. "Continueremo a lavorare per costruire un Paese libero", ha aggiunto, e ha poi invitato i cittadini a impegnarsi in una "opposizione democratica all'applicazione dell'articolo 155". Il ministro per il Territorio, Josep Rull, è invece stato il primo membro del Govern rimosso a twittare: "Andiamo avanti". Fonti del governo di Madrid hanno detto di non attribuire valore alle parole di Puigdemont, ricordando che il suo incarico è finito "a tutti gli effetti" e che ora delle sue azioni "risponde davanti alla giustizia".
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