Il caso della giornalista russa aggredita in studio è solo l'ultimo di una lunga serie

Attentati e aggressioni contro reporter hanno richiamato l'attenzione negli ultimi giorni su difficoltà e rischi del compiere il mestiere di giornalista in molte parti del mondo. Secondo i dati di Reporteres sans frontieres (Rsf), dal 2006 sono 780 i giornalisti e collaboratori di media uccisi, 78 dei quali soltanto nel 2016. Il Committee to protect journalist (Cpj), inoltre, riferisce che 30 giornalisti sono stati uccisi nel 2017. Le violenze delle ultime settimane hanno coinvolto reporter donne, a Malta prima e in Russia poi. Ecco i casi di cinque giornaliste minacciate, aggredite o uccise.

TATYANA FELGENGAUER – Il 23 ottobre del 2017 Tatyana Felgengauer, caporedattrice e presentatrice della radio Ekho Moskvy, cioè Eco di Mosca, viene accoltellata alla gola da un aggressore non identificato che è riuscito a entrare nella sede dell'emittente nella capitale russa. L'uomo è stato arrestato. A settembre scorso un'altra giornalista della stessa radio, Yulia Latynina, che tiene anche una rubrica su Novaya Gazeta, aveva annunciato di essere stata costretta a fuggire dalla Russia a seguito di una serie di minacce e attacchi, compreso uno in cui era stato dato fuoco alla sua auto il 3 settembre.

DAPHNE CARUANA GALIZIA – Il 16 ottobre del 2017 la giornalista Daphne Caruana Galizia viene uccisa a Malta con un'autobomba. L'auto sulla quale viaggia esplode a Bidnija, nel nord dell'isola. Caruana Galizia, 53 anni, che aveva denunciato di avere ricevuto minacce, era una giornalista d'inchiesta, nota soprattutto per il suo blog, il seguitissimo 'Running Commentary'. Nell'ambito del filone dei Panama Papers, fu la prima a svelare il coinvolgimento di due personalità maltesi e più recentemente si era occupata dei 'Malta files' su Malta paradiso fiscale per le grandi imprese. Inoltre quest'anno ha accusato il premier maltese Joseph Muscat e la moglie Michelle, sostenendo che dai documenti di una piccola banca maltese emergesse che Michelle Muscat era proprietaria della compagnia Egrant con sede a Panama e che ci fossero consistenti spostamenti di denaro fra quella società e conti bancari legati alla famiglia al potere in Azerbaigian. Proprio a seguito di quelle accuse Muscat, che ha sempre negato le accuse, convocò il voto anticipato di giugno. Il governo maltese ha messo una taglia di un milione di euro per informazioni che portino a identificare il responsabile o i responsabili dell'omicidio.

ANABEL HERNANDEZ – La giornalista messicana Anabel Hernandez, 45 anni, si occupa di inchieste che coinvolgono cartelli della droga e politica. Ha lasciato il suo Paese dopo che nel 2013, a seguito di numerose minacce, un commando armato è entrato in casa sua mentre lei non c'era. Adesso vive negli Stati Uniti.

ANNA POLITKOVSKAJA – Il 7 ottobre del 2006 Anna Politkovskaya, giornalista del periodico russo indipendente Novaya Gazeta, viene assassinata nell'ingresso del condominio in cui abitava a Mosca. Fortemente critica nei confronti del Cremlino, come pure verso il leader ceceno Ramzan Kadyrov, si occupava di Cecenia ed era stata minacciata e aggredita più volte in relazione al suo lavoro. I reporter di Novaya Gazeta continuano a coprire la regione del Nord Caucaso.

ILARIA ALPI – Il 20 marzo del 1994 la giornalista del Tg3 Ilaria Alpi viene uccisa insieme al cameraman slovacco Miran Hrovatin a Mogadiscio, in Somalia, quando uomini armati aprono il fuoco sul loro pickup vicino all'ambasciata italiana. Sulla vicenda e sui responsabili non è ancora stata fatta luce. Ilaria Alpi si stava occupando anche di un'inchiesta su traffico di armi e rifiuti tossici. 

(Foto da www.ilariaalpi.it)

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