Decertificato l'accordo sul nucleare. Rohani replica: "Dagli Usa accuse false, non ci piegheranno"

"Il nostro dovere è mettere al sicuro gli americani. La storia ci ha mostrato che le minacce ignorate sono diventate pericolose, per questo ho ordinato la revisione completa delle politiche nei confronti del regime iraniano". Queste le parole del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, chiamato oggi ad annunciare i prossimi passi degli Usa nei confronti dell'Iran e dell'accordo sul nucleare. "Sono qui per annunciare la nostra strategia, assieme ad altri passi, per confrontarci con l'Iran e far sì che esso non ottenga mai l'arma nucleare". 

"L'Iran è sotto il controllo di un regime fanatico", che ha "obbligato un popolo fiero a sottomettersi a regole estremiste". "Ho detto tante volte che questo accordo con l'Iran è una delle cose peggiori che gli Stati Uniti abbiano mai firmato", ha detto Trump, decertificando ufficialmente l'intesa raggiunta nel 2015 e aggiungendo che se i suoi difetti non saranno corretti gli Stati Uniti lasceranno l'intesa. "Non andremo avanti su una via la cui conclusione prevedibile è altra violenza", ha proseguito Trump.

"È giunto il momento per il mondo intero si unisca a noi nel chiedere che il governo dell'Iran metta fine alla sua strategia di morte e distruzione", aveva dichiarato in mattinata il presidente Usa attraverso una nota diramata dalla Casa Bianca.

LA REPLICA DI ROUHANI. L'Iran, ha replicato il presidente iraniano Hassan Rouhani, resterà impegnato nell'accordo internazionale sul nucleare tanto a lungo quanto servirà agli interessi nazionali e il suo programma di missili balistici si espanderà nonostante le pressioni degli Stati Uniti. Secondo Rouhani, le parole di Trump sono state "piene di insulti e di false accuse" contro l'Iran. "La nazione iraniana non si è mai piegata e mai lo farà alle pressioni di nessuna nazione estera. L'Iran e l'accordo sono più forti che mai – ha commentato – il Corpo delle Guardie rivoluzionarie della rivoluzione islamica continuerà la sua lotta contro i terroristi nella regione".
Secondo Teheran la decisione di Trump di decertificare l'intesa rischia di isolare gli Stati Uniti dato che gli altri firmatari hanno rinnovato il loro impegno nel rispetto del patto.

PREOCCUPATE FRANCIA, GERMANIA, GRAN BRETAGNA E ITALIA. Nel frattempo Francia, Regno Unito e Germania hanno dichiarato in una nota congiunta che continueranno a essere impegnati nell'accordo. I leader Emmanuel Macron, Theresa May e Angela Merkel hanno fatto sapere di essere "preoccupati per le possibili implicazioni" della decisione di Washington. "I nostri governi si sentono ancora vincolati all'intesa", si legge nella nota.

Anche l'Italia, ha affermato Gentiloni, "si unisce alla preoccupazione espressa dai Capi di Stato e di Governo di Francia, Germania e Regno Unito per le possibili conseguenze. Preservare l'accordo, unanimemente fatto proprio dal Consiglio di Sicurezza nella Risoluzione 2231, corrisponde a interessi di sicurezza nazionali condivisi. La piena attuazione dell'intesa ad opera di tutte le parti continua a costituire un elemento cardine per il rafforzamento del regime di non proliferazione nucleare. In otto successivi rapporti, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha confermato che l'Iran sta attuando l'accordo. L'Italia auspica che non vengano intraprese misure suscettibili di compromettere la tenuta del JCPoA e intende contribuire a preservare questo storico successo della diplomazia multilaterale. L'Italia è sensibile alle preoccupazioni di sicurezza relative ad alcune iniziative iraniane nel quadro regionale e intende continuare ad affrontarle insieme ai suoi partner". 

MOGHERINI: UE VUOLE TUTELARE ACCORDO. L'Unione europea "intende tutelare questo accordo, per il beneficio di tutti, compresi gli iraniani", ha detto, in risposta al discorso di Trump, l'alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini. "Riaprire il negoziato significa riaprire il cantiere" su cui si è lavorato lungamente e l'Unione europea non ha l'intenzione di farlo, ha continuato Mogherini, sottolineando che "non possiamo permetterci di smantellare un accordo che funziona".

"Non si tratta di un'intesa bilaterale ma di una risoluzione dell'Onu. Nessun Paese al mondo può singolarmente porre fine a questo accordo, che deve essere rispettato da tutte le parti, come è stato rispettato negli ultimi due anni". E ancora: "Il discorso di Trump è un discorso di politica interna, ma il patto non appartiene esclusivamente agli Usa". 

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