Alle urne il 24. La cancelliera, sostenuta da Cdu-Csu (36-37%) sembra in grado di farcela. L'Spd di Schulz arranca al 16-17%. L'estrema destra (AfD) all'11%
Si apre l'ultima settimana di campagna elettorale in Germania, in vista del voto di domenica 24 settembre, e la cancelliera tedesca Angela Merkel sembra accarezzare sempre di più l'idea di una quarta vittoria consecutiva. Gli ultimi sondaggi danno infatti lo schieramento conservatore della Cdu di Merkel con l'alleato storico bavarese Csu tra il 36% e il 37% delle preferenze, ben al di sotto dei risultati raggiunti nel 2013 (41,5%) ma con molti punti di distacco sul rivale, il partito socialdemocratico. L'Spd di Martin Schulz è ferma tra il 13% e il 17%, a quasi dieci punti in meno rispetto alla scorsa tornata (25,7%).
La grande sorpresa è l'AfD, partito di ultradestra che si attesta come terza forza politica del Paese: secondo un sondaggio pubblicato ieri dalla Bild, Alternativa per la Germania otterrebbe l'11% delle intenzioni di voto.
Al quarto posto la Sinistra, unione di post-comunisti e dissidenti dell'Spd, con il 10% delle preferenze, in aumento di un punto percentuale. I liberali dell'Fdp, che nel 2013 sono rimasti fuori dal Parlamento per non aver raggiunto il 5% dei voti, restano fermi al 9%. Ultimi i verdi con l'8% delle intenzioni di voto.
In questo modo, secondo gli analisti, vi sarebbe la possibilità di creare la cosiddetta 'coalizione giamaicana' tra conservatori, liberali e verdi o di riproporre una nuova edizione della 'grande coalizione' tra il blocco di Merkel e i socialdemocratici. Tuttavia molti elettori si sono detti ancora indecisi e si potrebbe ancora rendere possibile un'alleanza tra conservatori e liberali (questi ultimi partner naturali della Cdu/Csu e alleati di Merkel nella sua seconda legislatura) o per una coalizione tra conservatori e verdi.
Dodici anni a capo del governo e un'ultima legislatura segnata dalla crisi dei migranti (con l'arrivo in Germania di circa 1.3 milioni di richiedenti asilo) sembrano non aver scalfito il consenso di Merkel che in questi anni è riuscita a rubare una buona fetta di elettorato dai socialdemocratici approvando leggi come il salario minimo o l'abbassamento dell'età pensionabile. Questo mentre Schulz sta cercando di lottare contro la grande emorragia di adesioni che l'Spd ha pagato in questi anni di 'grande coalizione': la candidatura dell'ex presidente del Parlamento europeo, famoso in ambito internazionale ma poco conosciuto sulla scena tedesca, ha rappresentato una sorta di scommessa per il partito che, all'inizio dell'anno, sembrava vinta. Per due settimane infatti l'Spd è riuscita a superare la Cdu nei sondaggi ma nel corso dei mesi, e soprattutto con l'avvio ufficiale della campagna elettorale, il cosiddetto 'effetto Schulz' si è andato indebolendo.
In questi ultimi giorni, la cancelliera parteciperà a 13 comizi. Sabato resterà nella sua circoscrizione, nello stato del Mecklemburgo-Pomerania anteriore, dove parteciperà a un corso di rianimazione all'università di Greifswald. L'ultima settimana di campagna elettorale per Schulz inizierà con un appuntamento dal barbiere per accorciare la barba, come rivela la Bild. Poi parteciperà al programma dell'emittente Ard 'Arena elettorale', incontrerà l'Associazione degli editori della stampa a Stoccarda e visiterà altre 12 città. Sabato pranzerà con la moglie Inge nella loro casa a Wurselen e si recherà ad Aquisgrana per il suo ultimo comizio.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata