Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, assicura che l'attacco chimico di ieri in Siria lo ha "colpito" molto e afferma che per lui ha superato "molte linee, più di una linea rossa". "Per me quello che è successo ieri è inaccettabile", ha detto Trump, parlando in conferenza stampa congiunta con il re Abdullah II di Giordania alla Casa Bianca. Trump sottolinea come il suo atteggiamento verso il conflitto siriano e verso il presidente siriano Bashar Assad "sia cambiato".
Scontro al Consiglio di sicurezza dell'Onu, dove la Russia ha chiesto che qualunque decisione sul possibile uso di armi chimiche in Siria venga adottata dopo una indagine "completa" sui fatti recenti. "Non sarebbe serio" se il Consiglio di sicurezza approvasse una risoluzione sull'attacco chimico di ieri in Siria senza avere fatto un'indagine "oggettiva", ha detto il rappresentante della Russia presso le Nazioni unite, Vladimir Safronkov, limitandosi a dire che sull'attacco di ieri ci sono "notizie false".
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Safronkov è intervenuto nella riunione d'emergenza, convocata proprio a seguito dell'attacco di ieri, per giustificare l'opposizione di Mosca a una bozza di risoluzione Onu stilata da Regno Unito, Francia e Stati Uniti che prevede la condanna dell'attacco di ieri e chiede un'indagine sull'accaduto. Alla fine il testo di risoluzione non è stato portato nella sessione mattutina del Consiglio Onu. Il bilancio dell'attacco è di una settantina di morti e oltre 200 feriti e organizzazioni come Msf hanno fatto sapere che le vittime avevano sintomi compatibili con quelli di un agente neurotossico come il gas Sarin.
La Russia punta il dito contro l'ex presidente Usa Barack Obama per gli attacchi in Siria. Secondo Mosca, è stata la minaccia di Obama di un intervento militare nel caso del superamento di una "linea rossa" e dell'uso di armi chimiche in Siria ad avere provocato questo tipo di attacchi. "Quella decisione è servita come punto di partenza per successive provocazioni da parte di terroristi" con "l'uso di armi chimiche" perché "hanno provato a screditare il regime di Damasco", ha detto il vice ambasciatore russo all'Onu, Vladimir Safronkov, parlando alla riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu indetta proprio a seguito dell'attacco chimico di ieri nella provincia di Idlib.