Il fatto è avvenuto dopo l'espulsione dei diplomatici di Mosca e le sanzioni imposte da Obama

Un gruppo di hacker, molto probabilmente legati al Cremlino, avrebbe tentato di attaccare la rete elettrica dello stato Usa del Vermont. La notizia è stata rivelata prima dal Washington Post, che citava come fonti alcuni funzionari della Casa Bianca, poi confermata dalla compagnia elettrica che ha sede a Burlington. L'attacco sarebbe parte del cosiddetto 'Grizzly Steppe', cioè il piano di hackeraggio russo. La società elettrica ha parlato di "un software dannoso" che, però, non è riuscito a compromettere il funzionamento della rete.

ALTA TENSIONE TRA RUSSIA E USA. La vicenda si inserisce in un contesto di alta tensione tra Stati Uniti e Russia a pochi giorni dalla fine dell'amministrazione di Barack Obama. Soltanto ieri il presidente americano ha ordinato l'espulsione di 35 diplomatici russi e nuove sanzioni contro organi di spionaggio, funzionari e servizi segreti di Mosca che ritiene coinvolti negli attacchi hacker ai partiti politici nelle elezioni presidenziali americane dell'8 novembre scorso. Le misure segnano il livello più basso nelle relazioni tra Usa e Russia, già deteriorati per il conflitto nell'est dell'Ucraina e in Siria.

PUTIN NON RACCOGLIE LA SFIDA. Eppure da Mosca è arrivata la reazione inaspettata di Putin. Il presidente ha respinto la sfida lanciata da Barack Obama e si è astenuto da adottare contromisure alle sanzioni imposte ieri dalla Casa Bianca contro la Russia per la presunta interferenza del Cremlino nelle elezioni presidenziali dell'8 novembre. "Non creeremo problemi ai diplomatici statunitensi. Non espelleremo nessuno. Non proibiremo alle loro famiglie, né ai loro figli di utilizzare i luoghi abituali di riposo durante le feste di Natale", ha affermato Putin in una dichiarazione diffusa dal Cremlino.

LA POSIZIONE DI TRUMP. Trump, che è rimasto dalla parte di Mosca e ha definito "ridicola" la conclusione dell'intelligence americana secondo cui la Russia lo avrebbe aiutato vincere le elezioni, aveva più volte chiesto all'amministrazione Obama di dimostrare con prove certe le sue accuse. Il magnate ha comunque annunciato che si incontrerà con le agenzie di intelligence per farsi "aggiornare" sul caso. Nel pomeriggio di ieri lo staff del presidente eletto ha ipotizzato che l'amministrazione di Obama abbia annunciato le sanzioni contro la Russia con l'obiettivo di condizionare le future relazione tra il governo del magnate e il presidente russo, Vladimir Putin.

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