Dopo l'attacco si sono perse le tracce della trentenne Fabrizia Di Lorenzo
L'ombra del terrorismo si allunga di nuovo sull'Europa, questa volta su Berlino. Un camion si è schiantato sulla folla a un mercatino di Natale nel centro della capitale tedesca, nella piazza Breitscheidplatz, uccidendo 12 persone e ferendone 48. Secondo gli investigatori il tir "è stato deliberatamente lanciato contro la folla" e lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità della strage attraverso l'agenzia di stampa e organo di propaganda Amaq, anche se il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maiziére ha invitato alla prudenza sulla rivendicazione.
MERKEL: TROVEREMO I COLPEVOLI PRESTO. In un messaggio al paese la cancelliera tedesca Merkel ha commentato il tragico evento: "Penso a tutte le persone morte e coinvolte nell'attacco di ieri, agli amici e alle loro famiglie. Tutti noi, tutto il Paese è con tutti voi e speriamo che tutto venga risolto e soprattuto venga trovato il colpevole". "Non dobbiamo vivere nella paura anche se ora abbiamo paura" ha sottolineato la cancelliera.
RILASCIATO IL SOSPETTO ATTENTATORE. Un rifugiato di origine pachistana di 23 anni arrivato in Germania a dicembre del 2015 e identificato come Naved B è stato fermato e poi rilasciato. "Abbiamo l'uomo sbagliato – ha fatto sapere un capo della polizia di alto livello – E quindi questo apre una nuova situazione. Il vero colpevole è ancora armato, e può causare danni".
La modalità richiama la strage del 14 luglio scorso a Nizza, in Francia, dove un franco-tunisino alla guida di un camion si era scagliato sulla zona pedonale della Promenade des Anglais, uccidendo 86 persone, fra cui sei italiani. L'attacco era stato rivendicato dallo Stato islamico.
Una delle vittime dell'attacco è stato colpito da colpi di arma da fuoco. Molto probabilmente si tratta dell'autista polacco del camion. Il ministro dell'Interno del Brandeburgo, Karl-Heinz Schroeter, ha fatto sapere a Potsdam che l'autista risulta essere una vittima, non un complice dell'attentato.
PROVE DEL DNA. Le autorità tedesche hanno disposto il test del dna sul giovane pachistano, per confrontarlo con le tracce biologiche trovate nel camion che ha falciato decine di persone. Subito dopo l'arresto, l'uomo ha negato un suo coinvolgimento e ha detto che, quando è stato fermato, scappava per paura di quanto avvenuto.
ALFANO: NON ESCLUSA VITTIMA ITALIANA. "Ci sono accertamenti ancora in corso a Berlino. Abbiamo indicazioni che ci portano a non escludere in questo momento l'ipotesi che ci possa essere una vittima italiana", ha fatto sapere il ministro degli Esteri, Angelino Alfano. Una trentenne di Sulmona, Fabrizia Di Lorenzo, è dispersa e potrebbe essere tra le vittime.
BLITZ IN CENTRO ACCOGLIENZA. Un'unita speciale delle polizia tedesca ha fatto irruzione in un centro di accoglienza di Berlino in relazione con l'attacco. La squadra di intervento, Sek è entrata all'alba in uno degli hangar del vecchio aeroporto di Tempelhof, nel centro di Berlino, che dall'anno scorso è stato adibito a centro di accoglienza per far fronte al grande flusso di migranti. L'attentatore risulta residente proprio nel centro di Tempelhof.
IL MINISTRO DEL LAND: SIAMO IN STATO DI GUERRA "Dobbiamo dirlo che siamo in uno stato di guerra, anche se alcune persone, che sempre vedono il bene, non riescono ad ammetterlo". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno del land tedesco del Saarland, Klaus Bouillon, parlando all'emittente Sr del presunto attacco terroristico.
PUTIN: UN CINICO CRIMINE. "Questo crimine commesso contro cittadini civili sconvolge per la sua crudele cinismo" a scritto il presidente russo Vladimir Putin rivolgendo le proprie condoglianze alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente Joachim Gauck.
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