L'attentato, elogiato da Hamas, si è verificato vicino alla Collina delle munizioni. La polizia parla di terrorismo

Un 39enne palestinese ha sparato da un'auto contro una fermata della metropolitana leggera a Gerusalemme, uccidendo due persone e ferendone sei. E' fuggito in auto ed è stato inseguito da poliziotti israeliani in moto: colpito nello scontro a fuoco con gli agenti, è poi morto. Il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld, ha dichiarato che "il terrorista è stato neutralizzato". I fatti sono accaduti vicino alla Collina delle munizioni, nei pressi del comando della polizia israeliana. Le due vittime sono una donna di 60 anni che era stata ricoverata in ospedale in condizioni critiche e un poliziotto, secondo i media israeliani. 
 

Il movimento palestinese Hamas, che governa la Striscia di Gaza, si è felicitato per l'attacco, parlando di "una risposta naturale ai crimini dell'occupazione e alle sue violazioni contro il nostro popolo e i suoi luoghi sacri", riportano i media israeliani.

Nel primo bilancio, fornito dai servizi medici d'emergenza israeliani Stella Rossa di David, citati dal Jerusalem Post, i feriti erano otto. Sono decedute le due persone in condizioni critiche, tra cui una donna di 60 anni, mentre tre sono in condizioni non gravi e tre hanno riportato ferite lievi. Nell'ultimo anno, molti palestinesi hanno compiuto attachi spesso utilizzando armi da taglio o armi rudimentali, e secondo i conteggi di Reuters hanno ucciso 33 israeliani e due cittadini americani. Nello stesso periodo, 220 palestinesi sono morti in azioni violente in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza.

Di essi, 149 sono stati definiti "assalitori" dalle autorità israeliane, mentre gli altri sono stati uccisi durante scontri e proteste. Israele accusa i leader palestinesi di propaganda che incita gli attacchi, mentre le autorità palestinesi affermano che gli assalitori agiscano per disperazione e contro le politiche di allargamento degli insediamenti dei coloni nei Territori.

 

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