Ciò sarebbe stato possibile in seguito a una perdita dichiarata di 916 milioni di dollari nel 1990
Donald Trump, candidato repubblicano alla Casa Bianca, ha dichiarato una perdita di 916 milioni di dollari nel 1995 evitando così, con mezzi legali, di pagare le tasse per 18 anni. E' lo scoop pubblicato oggi dal New York Times. Secondo gli esperti consultati dal giornale americano, questa somma, grazie alle norme fiscali particolarmente vantaggiose per i contribuenti ricchi, gli potrebbe aver permesso di evitare di pagare una quantita equivalente di tasse per un periodo di 18 anni, cioè fino al 2013. Tali benefici fiscali sarebbero derivati, secondo il New York Times, dalle perdite finanziarie provocate dalla cattiva gestione di tre casinò in Atlantic City nei primi mesi del 1990, lo sfortunato esordio di Trump nell'ambito delle compagnie aeree e l'acquisto inopportuno del Plaza di Manhattan. Il giornale specifica che Trump ha rifiutato di commentare tali informazioni.
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