L'attacco è avvenuto di fronte a una famosa gelateria nel quartiere di Al Karrada
Un attentato kamikaze si è verificato in una zona commerciale del centro di Baghdad, causando decine di morti. L'atto, portato a compimento con un'autobomba, è stato subito rivendicato dallo Stato Islamico. In un comunicato firmato Wilayat Baghdad (provincia di Baghdad) e diffuso sui social network, l'Isis ha detto che l'attacco era mirato a "una concentrazione di rinnegati", riferendosi agli sciiti. L'attacco è avvenuto di fronte a una famosa gelateria nel quartiere di Al Karrada, a maggioranza sciita, e ha ucciso almeno 200 persone e ne ha ferite altre 230, secondo i dati forniti da fonti della polizia. Tra le vittime ci sono donne e bambini, che facevano acquisti nel quartiere commerciale in vista della festività musulmana dell'Eid al Fitr, con cui si conclude il mese sacro di Ramadan, che si celebrerà fra pochi giorni. L'attacco, che è quello con il maggior numero di morti registrato quest'anno in Iraq, è stato rivendicato dallo Stato islamico.
L'esplosione ha incendiato e distrutto diversi negozi nelle vicinanze della gelateria, che era piuttosto affollato nonostante fosse l'una di notte perché durante il mese sacro del Ramadan, e per di più in estate, è normale fare tardi in strada. "Come parte delle continue operazioni di sicurezza dei soldati del Califfato nella città di Baghdad, il santo guerriero Abu Maha al Iraqui è riuscito a far esplodere la sua autobomba in una concentrazione di rinnegati (sciiti)", è scritto nella nota dell'Isis. Il gruppo terrorista ha avvertito che "con il permesso di Dio continueranno gli attacchi dei mujaheddin contro i rinnegati".
Ad Al Karrada è arrivato il primo ministro iracheno Haidar al Abadi, che ha detto che i terroristi "dopo essere stati schiacciati sui campi di battaglia, commettono attentati in un tentativo disperato". La popolazione non ha dato il benvenuto al premier, lanciando pietre contro il convoglio al grido di 'vattene'. Un'altra autobomba è esplosa nel popolare mercato Shalal, che si trova nella Al Shaab, nel nord-est di Baghdad, zona anch'essa a popolazione prevalentemente sciita. L'attacco ha ucciso un civile e ferito cinque persone, oltre a provocare danni in diversi negozi.
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