Le istituzioni europee premono per avviare i negoziati prima possibile. Cameron: "Manteniamo relazioni strette"
Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui si chiede di tracciare "una tabella di marcia" per riformare l'Unione europea, a seguito del risultato del referendum britannico. "Il nucleo dell'Ue dovrebbe essere rafforzato e dovrebbero essere evitate soluzioni alla carta", si legge nel testo, proposto dai grandi partiti politici del Parlamento, popolari, socialisti, liberali e verdi. Il testo è stato approvato con 395 voti favorevoli, 200 contrari e 71 astenuti. Allo stesso tempo, i parlamentari hanno espresso la loro intenzione di introdurre cambiamenti nella organizzazione interna in modo da rispettare la volontà della maggioranza dei cittadini del Regno Unito di uscire dall'Ue.
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D'altra parte, il Parlamento fa pressioni al premier britannico David Cameron perchè avvii il prima possibile le procedure di uscita. "Il Parlamento Ue prende atto della volontà dei cittadini del Regno Unito di uscire dall'Ue e ribadisce che deve essere rispettata pienamente e debitamente la volontà espressa dalla popolazione", attivando quindi il cosiddetto articolo 50 del Trattato di Lisbona. Questo significa abbassare la pressione rispetto alla risoluzione iniziale, in cui i gruppi esortavano Cameron a presentare "immediatamente" la notifica di uscita durante il vertice di oggi e domani a Bruxelles. Il testo invita comunque ad accelerare il processo "per evitare un'incertezza dannosa per tutti e per proteggere l'integrità dell'Unione". I deputati sottolineano inoltre che "la volontà della maggioranza dei cittadini del Regno Unito deve essere rispettata e deve essere applicata rapidamente e in modo coerente la procedura di revoca". Il Parlamento europeo ha inoltre sottolineato che "ogni nuovo rapporto tra il Regno Unito e l'UE non sarà concordato prima dell'avvio dei negoziati di uscita" e ha ricordato che, come previsto dai trattati, il Parlamento deve essere "pienamente coinvolto" in tutto il processo che riguarda sia l'accordo di uscita sia le future relazioni.
"Il Regno Unito lascerà l'Unione europea, ma voglio che il processo sia il più il costruttivo possibile", ha sottolineato il premier David Cameron, il Regno Unito "non volterà le spalle all'Ue", perché "questi Paesi sono vicini, amici, alleati, partner" ed è necessario "mantenere delle relazioni più strette possibili", in termini di "commercio, cooperazione e sicurezza", perché "è una cosa buona per noi e per loro".
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