Torino, 21 dic. (LaPresse) – “Ora dobbiamo aspettarci rifiuti, boicottaggi, accelerazioni del conflitto e gravi atti di violenza, per posizionarsi prima del cessate il fuoco. Ci saranno momenti nel futuro immediato in cui tutto sembrerà di nuovo perso. Bisognerà capire che ciò non rappresenta la fine del negoziato, e mantenere la pressione per sostenerlo”. Lo ha affermato l’inviato speciale Onu in Siria, Staffan de Mistura, in un’intervista a La Stampa. “La sensazione generale è che non c’è alternativa alla soluzione politica: l’Onu è una barca e il vento ha iniziato a spingerla”, ha spiegato De Mistura illustrando i prossimi passi nel negoziato di pace: “Governo inclusivo e non settario, tregua, costituzione, elezioni entro 18 mesi. L’agenda è molto ambiziosa, forse troppo, ma è giustamente voluta così per marcare che non c’è tempo da perdere. Faremo gli inviti per vederci a Ginevra a fine gennaio”.
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