Parigi (Francia), 14 nov. (LaPresse) – Ancora alta tensione dopo che il terrorismo, nella serata di ieri, ha colpito a raffica Parigi: dopo la strage di Charlie Hebdo attacchi multipli, allo Stade de France dove ieri si è giocata Francia-Germania, in un ristorante del centro, in un locale dove si stava esibendo gli Eagles of Death Metal, gruppo rock della California, forse anche a Les Halles. A rivendicare le azioni lo Stato Islamico che ha minacciato simili attacchi a Mosca, Roma e Washington come rappresaglia per gli interventi contro l’Isis in Sira.

 

PERQUISITA ABITAZIONE DEL PARENTE DI UN ATTENTATORE. Gli inquirenti francesi hanno perquisito oggi il domicilio di un familiare di uno degli attentatori di Parigi a Romilly-sur-Seine, a est della capitale francese. Lo riferisce la tv locale Canal32, spiegando che un imponente dispiegamento di agenti ha circondato un’area in un quartiere nel sud di Romilly-sur-Seine, vicino Troyes. Secondo l’emittente, inoltre, gli agenti hanno interrogato un uomo di origine algerina che, pare, potrebbe essere imparentato con uno dei terroristi del Bataclan. Le autorità hanno chiesto agli abitanti del quartiere di restare a casa.

 

FALSO ALLARME STASERA. E la paura si è concretizzata in serata ancora: fonti hanno riferito della presenza della Polizia davanti alla Torre Eiffel che sarebbe stata evacuata per timore di qualche azione. La stazione della metropolitana Champs de Mars a Parigi è stata chiusa dalla polizia.

 

BILANCIO. Attualmente è di 129 morti il bilancio provvisorio degli attacchi, di cui cento persone uccise solamente nella sala concerti Bataclan. L’ultimo aggiornamento è arrivato dal procuratore parigino Molins. Sono invece 352 i feriti, di cui 90 almeno in condizioni critiche.

I luoghi degli attentati di Parigi il giorno dopo la violenza (FOTO)

 

E dopo le lacrime e la paura della scorsa notte (qui il resoconto del nostro inviato) cominciano le identificazioni e gli arresti: uno degli attentatori era francese e noto all’intelligence transalpina ( l’uomo che ha preso a noleggio un’auto utilizzata negli attacchi di ieri sera a Parigi, individuo di nazionalità francese ma residente in Belgio, è stato fermato in Francia vicino al confine con il Belgio), in Belgio in corso perquisizioni e arresti: il ministro della Giustizia del Belgio, Koen Geens ha confermato più arresti legati agli attentati, 4 secondo il premieri belga Michel. E si indaga sul passaporto di un attentatore che era quello di un rifugiato siriano.

 

KAMIKAZE VOLEVA ENTRARE NELLO STADIO. Uno degli attentatori kamikaze di Parigi era in possesso del biglietto per l’amichevole Francia-Germania e ha tentato di entrare all’interno dello Stade de France. A rivelarlo è il ‘Wall Street Journal’, citando un addetto alla sicurezza dell’impianto che ieri sera era in servizio. Lo steward, che ha chiesto di essere identificato solo con il suo nome di battesimo, Zouheir, ha spiegato che durante la perquisizione, avvenuta all’ingresso dello stadio circa un quarto d’ora prima della partita, è stato scoperto che l’uomo indossava un giubbotto esplosivo. Durante la fuga, ha aggiunto l’addetto alla sicurezza, l’attentatore si è fatto esplodere.

 

PROCURATORE: ATTENTATORI HANNO INVOCATO SIRIA E IRAQ. I terroristi che hanno fatto irruzione nella sala Bataclan a Parigi ieri sera sono tre e gli attentatori, secondo i riscontri raccolti finora dagli inquirenti, hanno evocato Siria e Iraq. Lo ha riferito il procuratore François Molins. Dei tre terroristi, il primo è stato ucciso da un poliziotto nel blitz delle forze di sicurezza per liberare gli ostaggi, mentre gli altri due hanno azionato le cinture esplosivi e dunque sono morti senza il coinvolgimento delle forze dell’ordine, ha aggiunto Molins.

 

IDENTIKIT. Uno degli attentatori di Parigi ritenuto responsabile dell’assalto alla sala concerti Bataclan è nato il 21 novembre 1985 alla periferia di Parigi, a Courcouronnes (Essonne) e aveva 8 condanne. Aveva dunque 29 anni. Su di lui la Direzione generale per la sicurezza interna (Direction générale de la sécurité intérieure) aveva una scheda di tipo S per radicalismo, cioè di persona sospettata, nel 2010. È stato possibile compiere l’identificazione grazie alle impronte digitali.

 

ATTENTATORE AVEVA PASSAPORTO SIRIANO, GRECIA: PASSATO DA LEROS – Il passaporto siriano ritrovato accanto a uno degli attentatori morti negli attacchi di ieri sera a Parigi era di una persona passata attraverso la Grecia a ottobre. Lo ha riferito il vice ministro greco dell’Ordine pubblico, Nikos Toskas. “Il titolare del passaporto siriano trovato sul sito dell’attacco terroristico (lo Stade de France ndr.) è passato attraverso l’isola di Leros il 3 ottobre del 2015 ed è stato registrato in base alle norme Ue, secondo le decisioni del summit Ue sulla gestione della crisi dei rifugiati”, ha detto il ministro in una dichiarazione scritta.

 

“Non sappiamo se il passaporto sia stato controllato da altri Paesi…continueremo gli sforzi per tutelare la sicurezza del nostro Paese e dell’Europa in circostanze difficili”, ha aggiunto. Secondo fonti del governo greco, ma non ci sono conferme ufficiali, le autorità francesi hanno richiesto oggi informazioni ad Atene su due sospetti a seguito degli attacchi di ieri sera a Parigi. Il sospetto attentatore con passaporto siriano è stato ritrovato morto nella zona dello Stade de France. Dall’inizio del 2015 oltre 600mila rifugiati e migranti hanno raggiunto le coste della Grecia, la maggior parte di loro siriani in fuga dalla guerra. La maggior parte dei rifugiati, dopo che si registrano sulle isole greche, continuano il loro viaggio verso l’Europa occidentale e settentrionale.

 

PERQUISIZIONI E UN ARRESTO IN BELGIO. Perquisizioni e un arresto in Belgio a seguito delle indagini sugli attacchi di stanotte a Parigi. Lo riferisce il sito della televisione e radio francofona belga (Rtbf), precisando che le operazioni di polizia sono in corso nel quartiere di Molenbeek a Bruxelles.

 

TRE ATTENTORI ERANO BELGI. Tre dei terroristi responsabili degli attentati di ieri sera a Parigi provenivano dal quartiere Molenbeek di Bruxelles, in Belgio. Lo riporta il quotidiano belga Dh, citando fonti proprie. Il giornale conferma quanto riportato dall’emittente francofona belga Rtbf, cioè che sono in corso operazioni di polizia proprio a Molenbeek in relazione agli attacchi di Parigi.

 

 

LE IDENTIFICAZIONI – Il corpo di un attentatore alla sala concerti Bataclan, uno dei luoghi colpiti negli attacchi di Parigi, è stato identificato come un cittadino francese noto ai servizi di sicurezza perché radicalizzato. Lo ha riferito Le Parisien. L’uomo è stato identificato grazie alle impronte digitali. L’attentatore identificato era schedato dalla polizia per i suoi legami con jihadisti. Lo hanno riferito i media francesi. Si tratterebbe di un giovane della località Courcouronnes, a circa 35 chilometri da Parigi, ha riferito Europe 1. France Info ha affermato che si tratterebbe di un uomo schedato per legami con il terrorismo islamico. Secondo Bfmtv, il passaporto siriano apparterrebbe a una persona nata nel 1990. Le Figaro ha invece riferito che gli attentatori del teatro Bataclav parlavano francese.

Un passaporto egiziano è stato invece trovato sul corpo di un attentatore suicida che si è fatto esplodere vicino allo Stadio di Francia, a Parigi. Verifiche sono in corso, sia sul passaporto egiziano, sia su quello siriano ritrovato in precedenza sul corpo di un altro kamikaze.

 

Gli attimi di tensione nei momenti degli attacchi a Parigi (FOTO)

 

MASSACRO AL BATACLAN – All’interno della sala concerti è stata compiuta un’autentica carneficina. Nell’assalto delle forze di sicurezza sono poi stati uccisi due terroristi. E l’Isis ha rivendicato con un comunicato gli attentati di Parigi. “Otto fratelli che portavano cinture esplosive e fucili d’assalto hanno preso di mira luoghi scelti minuziosamente nel cuore della capitale francese”, si legge nel testo della rivendicazione, pubblicato dai media francesi. “Parigi ha tremato” e “le sue strade sono diventate strette”, afferma il comunicato.

 

 

Conseil de défense

“La France, parce qu’elle a été agressée lâchement, sera impitoyable” — déclaration du président François Hollande à l’issue du Conseil de défense de ce matin

Posted by Élysée – Présidence de la République française on Sabato 14 novembre 2015

 

Il messaggio del presidente francese Hollande dal canale Facebook dell’Eliseo

 

 

“La Francia – prosegue – e quelli che seguono la sua voce devono sapere che restano i principali obiettivi dello Stato islamico e che continueranno a sentire l’odore della morte per essersi messi in testa alla crociata, aver osato insultare il nostro profeta, essersi vantati di combattere l’islam in Francia e aver colpito i musulmani nella terra del califfato con i loro aerei”. Il testo prosegue: “Questo attacco non è che l’inizio della tempesta e un avvertimento”.

 

SPARI E SEQUESTRI: PANICO PER LE VIE DI PARIGI – Scoppi, spari, kamikaze, sequestri, panico: il terrore esibito in tutta la sua crudezza. Ci sono decine di vittime, il numero esatto non è ancora noto, moltissimi feriti. Le immagini televisive mostrano scene d’angoscia allo Stade de France, dove il pubblico attende sul prato di potere lasciare in sicurezza l’impianto. Foto testimoniano di cadaveri distesi e coperti da lenzuola nelle vie del centro.

ATTO DI GUERRA- Il presidente francese François Hollande compare, poco prima di mezzanotte, sugli schermi televisivi: “È un orrore”, dice, parlando a fatica, denunciando l’attacco terroristico, annunciando misure di sicurezza eccezionali, l’arrivo su Parigi di rinforzi e lo stato d’emergenza in tutto il territorio francese. Hollande appare scosso, affranto: lui era allo Stade de France quando ci sono state le esplosioni, almeno tre, una pare ad opera di uno o due kamikaze, ed è stato subito evacuato e trasportato all’Eliseo.

“E’ una scena di guerra, perdonatemi ma l’emozione sovrasta le parole”. Così Arnauld Lagardère, imprenditore francese e proprietario del Bataclan, teatro dove stanotte si è consumato il più feroce degli attacchi terroristici a Parigi, allontanandosi dalla zona recintata che la gendarmerie ha creato tutto interno al luogo della sparatoria

Il sindaco di Parigi Anne Hidalgo si reca davanti al Bataclan, per seguire gli sviluppi: le forze dell’ordine investono la sala concerti per liberare gli ostaggi superstiti. Un testimone riferisce di esecuzioni degli spettatori uno a uno; un altro dice di avere sentito uno degli attentatori gridare ‘Allah è grande’.

 

CAZENEUVE: POSSIBILI COPRIFUOCO. I prefetti di Francia hanno ricevuto una circolare che consente di mettere in atto coprifuoco, perquisizioni, divieti di soggiorno, controlli approfonditi. Lo ha spiegato il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve, nel corso del suo breve intervento alla stampa a seguito degli attentati a Parigi. Il controllo alle frontiere, ha aggiunto Cazeneuve, è in atto già da stanotte. Il ministro ha detto che saranno dispiegati 1.500 militari nei luoghi strategici di Parigi, impegnati in pattuglie nel cuore della capitale.

 

 

 

 

LE REAZIONI– Il presidente Usa Barack Obama parla in televisione, esprime solidarietà alla Francia, dice “libertè, égalité, fraternité anche per noi”, denuncia l’attacco a tutta l’umanità e ai nostri valori. Il premier italiano Matteo Renzi dice che l’Europa colpita al cuore reagirà alla barbarie: oggi, in mattinata, Renzi presiederà una riunione del Comitato sicurezza. Il presidente Mattarella esprime “apprensione e forte dolore”. La cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier britannico David Cameron dichiarano il loro shock. La Farnesina ha invitato a evitare gli spostamenti.

 

 

LE PEN: RIARMARE LA FRANCIA. Bisogna “chiudere le moschee più radicali ed espellere” gli esponenti più radicali tra i loro fedeli. Lo ha detto Marine LePen, leader del Fronte Nazionale, durante una conferenza stampa a seguito degli attentati a Parigi.

 

IL PAPA. “Questo è un pezzo della terza Guerra Mondiale a pezzi, non ci sono giustificazioni per queste cose”. Così Papa Francesco ha commentato i fatti di Parigi in una telefonata a Tv2000. Proprio a Parigi, sono attesi, fra due settimane, i capi di Stato e di governo di oltre 100 Paesi per la conferenza sul clima. Quanto è avvenuto in queste ore ci sarà a Vienna un consulto già previsto sulla situazione in Siria. Domenica e lunedì, i capi di Stato del G20 si riuniranno ad Antalya, in Turchia, altro Paese nel mirino del terrorismo integralista. C’è la spinta a trovare un’intesa sul da farsi in Siria, perché il perdurare del disaccordo tra Washington e Mosca e la mancanza di una prospettiva d’uscita dal conflitto favoriscono il Califfato e la strategia del terrore.

 

 

 

LO SPORT. Anche lo sport piange le vittime della strage parigina: il Coni ha indetto un minuto di silenzio per tutte le manifestazioni sportive nel weekend. Lacrime e cordoglio per Ancelotti, il mister di calcio già allenatore del Paris Saint Germain. In mezzo a tanto dolore la storia a buon fine della sorella del calciatore Antoine Griezmann: era al Bataclan ma si è salvata. “Solidarietà e pensieri a tutti i francesi” dall’allenatore della Roma Garcia, francese, ieri presente allo Stade De France.

 
 
OGGI – Una macchina con 4 uomini armati ha forzato un posto di blocco a Yvelines, vicino a Parigi. Secondo quanto riporta la versione online del giornale francese ‘Le Parisien’, “la polizia insegue un’auto Citroen Berlingo con a bordo quattro persone pesantemente armate che hanno forzato il pedaggio dell’autostrada A10 all’altezza Ablis, nel dipartimento di Yvelines”. Gli uomini avrebbero quindi forzato un pedaggio, e non un posto di blocco come è sembrato in un primo momento.
 
 
AEREO EVACUATO. Un aereo diretto in Francia è stato evacuato e trattenuto a terra prima del decollo all’aeroporto Schiphol di Amsterdam, in Olanda, a causa di minacce terroristiche attraverso Twitter. Sinora non è confermato si tratti di un aereo della compagnia Air France, ha informato l’agenzia olandese Anp. Oggi il premier olandese Mark Rutte ha annunciato l’aumento della vigilanza e dei controlli alle frontiere, soprattutto sul traffico in direzione della Francia, a seguito degli attacchi di Parigi.
 
La bandiera francese sui monumenti per solidarietà (FOTO)

 
 
GATWICK: ARRESTATO FRANCESE CON UN’ARMA. Un francese è stato arrestato in possesso di un’arma all’aeroporto londinese di Gatwick, che era stato evacuato stamattina a seguito di un allarme bomba. Lo riporta Le Figaro, che citando la polizia aggiunge che l’uomo arrestato ha 41 anni ed è originario di Vendôme.

 

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