Mosca (Russia), 9 nov. (LaPresse/EFE) – Il polemico artista russo Piotr Pavlenski, famoso per le estreme performance contro il potere come quella in cui due anni fa in cui si inchiodò i testicoli a terra sulla piazza Rossa, è stato arrestato a Mosca per aver dato fuoco all’ingresso della sede del Servizio federale di sicurezza (Fsb, l’ex Kgb). Secondo media russi e giornalisti indipendenti, Pavlenski si è avvicinato all’ingresso principale dell’agenzia, l’ha cosparsa di una sostanza che trasportava in una bottiglia e le ha dato fuoco con un accendino.

L’artista è stato subito arrestato da diversi poliziotti e accusato di vandalismo. Prima, ha però avuto tempo di pubblicare alcune fotografie su Twitter. Con lui c’erano giornalisti della tv indipendente Dozhd, anch’essi arrestati e poi liberati dopo essere stati ascoltati come testimoni.

Le gesta di Pavlenski contro il governo sono state riprese in tutto il mondo diverse volte in passato, come quando due anni fa si spogliò sulla piazza rossa di Mosca e si inchiodò i testicoli al pavimento, di fronte al mausoleo di Lenin.

O quando si tagliò il lobo di un orecchio con un coltello per protestare contro l’uso politico della psichiatria, o ancora si cucì le labbra per opporsi alla detenzione delle musiciste della band Pussy Riot. In sue dichiarazioni a Efe, l’artista ha detto che non gli resta altro da fare perché la Russia “si sta trasformando in un carcere”, “un nido di autoritarismo, pieno dello spirito paranoico che si allarga in tutto il Paese”.

Foto tratta da Twitter/@anyastr

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: