Londra (Regno Unito), 5 nov. (LaPresse/Reuters) – Esiste una possibilità significativa che dietro lo schianto dell’aereo russo nel Sinai vi sia un gruppo terroristico affiliato allo Stato Islamico che ha organizzato un attacco bomba a bordo. È l’ipotesi a cui è arrivato anche il Regno Unito. “Militanti Isis hanno rivendicato la responsabilità per l’incidente aereo subito dopo lo schianto – ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond parlando a Sky – Abbiamo esaminato l’intero quadro di informazioni, e abbiamo concluso che c’è una significativa possibilità di un attacco dell’Isis”.
MOSCA: ATTESO ESAME UFFICIALE. Solo l’esame ufficiale sarà in grado di determinare cosa è accaduto nell’incidente aereo nel Sinai. Qualsiasi teoria è solo speculazione. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in risposta ai timori di Stati Uniti e Regno Unito che l’aereo sia stato abbattuto da un attacco bomba. Peskov ha precisato che gli aerei russi continuano a volare da e verso l’aeroporto egiziano di Sharm el-Sheik, nonostante Londra e Dublino abbiano sospeso le tratte.
IDENTIFICATE 58 VITTIME. Le squadre di soccorso russe, che stanno cercando i resti delle vittime dell’Airbus A321 nella penisola del Sinai, termineranno le operazioni questa sera, dopo aver ispezionato una zona di 40 chilometri quadrati. Fino ad oggi sono state identificate 58 delle 224 vittime dell’incidente. Lo hanno fatto sapere i ministeri russi per le situazioni di Emergenza e della Salute.
“L’area di ricerca è stata ampliata a 40 chilometri quadrati. Finora ne abbiamo coperti 33”, ha dichiarato un funzionario del ministero, Alexei Smirnov.
Il capo delle squadre di soccorso russe, Alexander Agafonov, ha riferito che nelle ultime 24 ore ha ritrovato “alcuni corpi, più di 50 parti di corpi, e quattro passaporti russi”. Quattro corpi sono stati restituiti alle loro famiglie.
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