New York (New York, Usa), 24 set. (LaPresse) – Dopo il discorso di Papa Francesco, davanti all’assemblea generale dell’Onu si presenterà domani Shakira – da qualche anno ambasciatrice di buona volontà dell’Unicef – per una performance musicale, seguita dalla cantante beninense Angélique Kidjo.
“MILIONI DI BAMBINI CON DIFFICOLTA’ COGNITIVE PER LA MALNUTRIZIONE”.
Due giorni fa la star colombiana ha tenuto una conferenza stampa a New York per lanciare un appello perché i bambini “siano al centro del dibattito sociale, economico e politico”. “Più di cento milioni di bambini nel mondo non vanno a scuola – ha ricordato – e 159 milioni sotto i 5 anni soffrono di difficoltà cognitive a causa della mancanza di una adeguata nutrizione”. Certo è ancora possibile aiutare le persone anche una volta diventate adulte, ma è decisamente più efficace intervenire negli anni dello sviluppo e far crescere bambini sani, ha sottolineato il direttore del centro sullo sviluppo infantile dell’università di Harvard, Jack Shonkoff, che ha preso parte alla conferenza stampa.
L’APPELLO PER I RIFUGIATI SIRIANI. Shakira ha fanno anche un riferimento diretto alla questione siriana, sottolineando che “i bambini non dovrebbero essere chiamati a pagare il prezzo della guerra”. “Dobbiamo chiedere – ha sottolineato – una fine giusta di questa crisi umanitaria perché i rifugiati hanno diritto ad avere una casa”.
IMAGINE. La musicista, che ha due figli dal compagno Gerard Piqué, calciatore spagnolo, non è nuova a iniziative a favore dell’infanzia, e ha chiamato il suo secondo figlio, nato a gennaio di quest’anno, Sasha: un nome è di origine greca e russa che significa “difensore dell’umanità” e “guerriero”. Non è chiaro cosa canterà domani ma, alla domanda dei giornalisti in conferenza stampa, ha intonato ‘Imagine’ di John Lennon.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata