Miami (Florida, Usa), 29 ago. (LaPresse/EFE) – La tempesta tropicale Erika ha colpito Haiti e la Dominica, piccola isola nei Caraibi, con forti piogge e venti ma ha diminuito la sua intensità nel viaggio verso le coste della Florida. Il bilancio delle vittime in Repubblica di Dominica è salito a 27. Lo riporta il sito internet locale TheDomican.net. Il numero dei morti potrebbe essere più alto, perché i soccorritori stanno raggiungendo in queste ore zone dell’isola finora inaccessibili, dove potrebbero trovarsi altri corpi. Le vittime apparterrebbero quasi tutte a tre diverse famiglie, rimaste sepolte sotto un frana nella zona di Petite Savanne. Altri morti sono stati segnalati della città di Bath Estate, Castle Bruce, Delices e Marigot.

Il primo ministro di Dominica, Roosevelt Skerrit, in una intervista alla tv locale ha riferito che i danni causati dalla tempesta Erika sono di “dimensioni epiche e devastanti”. Ad aiutare il Paese sono stati Venezuela, Francia e Trinidad e Tobago, che tra le altre cose hanno messo a disposizione mezzi aerei per raggiungere le zone più remote dell’isola.

ATTESA IN FLORIDA. Ora è la Florida a prepararsi all’arrivo di Erika. La sua forza e la direzione della tempesta hanno indotto il governatore locale a dichiarare lo stato di emergenza. La maggiore preoccupazione consiste nella possibilità di inondazioni nell’area di Tampa Bay che era già stata inondata all’inizio di questo mese. Gli abitanti della Florida sono al lavoro per prepararsi all’arrivo della tempesta tropicale, fornendosi di sacchi di sabbia per creare eventuali argini e facendo provviste.

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