Rabat (Marocco), 11 giu. (LaPresse/EFE) – È stata smantellata nel nordovest del Marocco, a Berkane, una cellula terroristica che ha prestato fedeltà allo Stato islamico che aveva intenzione di assassinare turisti. Lo ha annunciato oggi il ministero dell’Intero marocchino, spiegando che la cellula, composta da sette persone, voleva portare a termine attacchi terroristici e sequestri e uccidere persone considerate “ostili” e turisti nella zona orientale del Paese. Il piano prevedeva di attaccare agenti di sicurezza e sottrarre loro le armi di servizio per poterle poi utilizzare per l’uccisione di responsabili militari, eseguendo una fatwa dichiarata da un leader dell’Isis in Siria e Iraq.
A marzo scorso è stato bloccato in Marocco un gruppo che aveva intenzione di copiare i metodi dell’Isis, compresi sequestri e decapitazioni, e che avevano come obiettivi personalità civili, politiche e militari. Il Marocco ha innalzato dall’anno scorso le misure di sicurezza preventive, con l’adozione di misure legislative antiterrorismo, il dispiegamento di corpi speciali in punti strategici del Paese e lo smantellamento di diverse cellule jihadiste che reclutano e inviano combattenti all’Isis. Secondo i dati ufficiali, sono 1.354 i marocchini impegnati in combattimento tra le file del gruppo terrorista nelle zone di conflitto. Di questi 246 sono morti in Siria, 40 in Iraq e altri 156 sono tornati in Marocco.
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