Washington (Usa), 4 mag. (LaPresse/Reuters) – Due uomini armati hanno aperto il fuoco a una mostra di caricature del profeta Maometto nel sobborgo Garland di Dallas, in Texas, e sono stati poi uccisi dalla polizia. La sparatoria è avvenuta domenica poco prima delle 19 ora locale e tra i relatori c’era il politico olandese xenofobo Geert Wilders, che è inserito nella lista di al-Qaeda delle persone da colpire.
I fatti sono successi intorno alle 19 ora locale in un parcheggio del Curtis Culwell Center, un’area coperta che si trova a nordest di Dallas, mentre all’iniziativa stavano partecipando circa 200 persone. I due aggressori sono arrivati in auto fino all’edificio quando l’evento stava per finire e hanno aperto il fuoco con fucili automatici contro una guardia, colpendola a una gamba. Gli agenti di polizia che si trovavano sul posto per contribuire alla sicurezza hanno ucciso entrambi i sospetti, ha riferito il portavoce della polizia della città, Joe Harn, aggiungendo che l’incidente è durato solo alcuni secondi. La guardia ferita è stata curata in un ospedale locale e poi dimessa e non ci sono altri feriti.
A organizzare l’esposizione era stata Pamela Geller, presidente dell’organizzazione American Freedom Defense Initiative (AFDI), che in passato ha promosso diverse campagne pubblicitarie anti islam nei trasporti pubblici in tutto il Paese. Secondo gli organizzatori la mostra, intitolata ‘Mostra d’arte e concorso Maometto’, mirava a promuovere la libertà di espressione. Si parla di concorso perché gli organizzatori offrivano un premio di 10mila dollari per la migliore opera d’arte o vignetta su Maometto.
Pamela Geller, nota per la sua posizione sull’islam, ha spiegato a Fox News che aveva scelto Garland per la mostra perché in quello stesso posto alcuni leader musulmani americani avevano tenuto una conferenza sulla lotta all’islamofobia una settimana dopo l’attacco a Charlie Hebdo. Nel 2010 Geller aveva guidato una marcia fino al luogo in cui era stato proposto di costruire un centro islamico vicino al World Trade Center. In risposta alla sparatoria di Garland l’AFDI ha diffuso la seguente dichiarazione su Facebook: “Questa è guerra alla libertà di espressione. Che faremo? Ci arrenderemo a questi mostri?”. Inoltre sul sito di AFDI è stato pubblicato un video del discorso di Geert Wilders all’evento. Il politico olandese ha espresso le motivazioni secondo cui a suo parere andava sostenuto il concorso di vignette, dicendo che ritrarre il profeta violando uno dei più grandi taboo dell’islam è un atto liberatorio.
Questo attacco di Dallas giunge dopo l’assalto dello scorso 7 gennaio alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi, noto per le sue vignette su Maometto, e dopo l’attacco del 14 febbraio a Copenaghen, dove un uomo armato ha sparato a un incontro a cui partecipava il vignettista svedese Lars Vilks, che nel 2007 aveva sollevato polemiche pubblicando dei disegni che ritraevano il profeta Maometto come un cane. Nell’attentato a Charlie Hebdo sono state uccise 12 persone, mentre in quello di Copenaghen è stato ucciso un civile e tre poliziotti sono rimasti feriti.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
Foto Reuters
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