Washington (Usa), 28 apr. (LaPresse/Reuters) – Un mercantile è stato sequestrato e dirottato da forze iraniane nello Stretto di Hormuz, perché avrebbe violato le acque internazionali di Teheran. Ne hanno dato per primi notizia i media iraniani e Al-Arabiya, secondo cui si sarebbe trattato di una nave cargo americana. Notizia subito smentita dal Pentagono: si tratta della nave Maersk Tigris, della compagnia danese Maersk e noleggiata da Rickmers Group, battente bandiera delle Isole Marshall. A bordo ci sono almeno 24 membri dell’equipaggio, ma anche su questo le notizie sono confuse. Sinora non ci sono commenti da parte delle autorità di Teheran. Nel passato l’Iran ha minacciato più volte di bloccare lo stretto, per calcare la mano sulla sua opposizione alle sanzioni imposte a causa del suo programma nucleare.

Secondo le ricostruzioni, tutt’ora cariche di contraddizioni, il mercantile è stato raggiunto dalle forze iraniane che hanno intimato lo stop. Quando la nave non ha obbedito, sono stati esplosi colpi di avvertimento, agenti iraniani sono saliti a bordo e al mercantile è stato ordinato di entrare più addentro nelle acque iraniane. A questo punto, la Maersk Tigris sarebbe stata diretta verso il porto di Bandar Abbas. Confusione resta, tuttavia, sulla sua reale posizione, anche sulla base dei vari servizi di monitoraggio degli spostamenti navali. Un cacciatorpediniere americano sta raggiungendo il mercantile per monitorare la situazione, così come sono stati inviati pattuglie della marina e aerei da ricognizione Usa.

Il Pentagono ha smentito che cittadini statunitensi si trovassero sul mercantile, dopo che l’emittente Al-Arabiya aveva parlato di 34 marinai statunitensi. La compagnia Rickmers Ship Management, che ha noleggiato la Maersk Tigris, ha intanto dichiarato di essere preoccupata per i 24 membri dell’equipaggio a bordo, in gran parte provenienti da Est Europa e Asia. Radings ha sottolineato che la nave viaggiava su una normale via commerciale tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

La reazione statunitense è stata critica: le azioni dell’Iran sembrano un atto “provocatorio, ha dichiarato il Pentagono, sottolineando che non sono però disponibili tutti i dettagli relativi ai fatti. Il portavoce, colonnello Steve Warren, ha anche definito “inappropriata” la decisione della marina iraniana di sparare colpi d’avvertimento.

Ma Teheran afferma che “non c’è alcun legame con questioni militari o politiche, solo con questioni civili a cui le autorità portuali possono rispondere”, ha dichiarato una fonte iraniana non identificata all’agenzia semi ufficiale Tasnim. Il sequestro, ha riferito l’edizione in lingua inglese dell’agenzia semi ufficiale Fars, è avvenuto su ordine dell’Organizzazione dei Porti e marittima di Teheran. “La nave è un mercantile ed è stato sequestrato dalla marina iraniana”, ha riportato l’agenzia, citando quella che ha definito una fonte informata. Ciò è avvenuto a seguito di un “ordine di tribunale, emesso per la sua confisca”, ha aggiunto la fonte citata.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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