Sydney (Australia), 16 apr. (LaPresse/Reuters) – Le autorità di Australia, Cina e Malesia hanno annunciato che amplieranno di altri 60mila chilometri quadrati l’area per le ricerche del relitto del volo MH370 della Malaysia Airlines, scomparso lungo la tratta Kuala Lumpur-Pechino l’8 marzo 2014, se i detriti non saranno trovati prima. L’estensione delle ricerche potrebbe durare circa un anno, hanno riferito i rappresentanti dei tre governi. L’annuncio è stato dato dal ministro dei Trasporti malese Liow Tiong Lai, dal vice primo ministro australiano Warren Truss e dal ministro dei Trasporti cinese Yang Chuantang. “Se l’aereo non dovesse essere trovato nell’attuale area di ricerca, i ministri si sono accordati per allargarla di altri 60mila chilometri quadrati fino a un totale di 120mila chilometri quadrati e di coprire così tutta la zona di maggiore probabilità di ritrovamento identificata dagli esperti”, hanno dichiarato i tre in un comunicato congiunto. “I ministri riconoscono che potrebbe essere necessario fino a un anno di tempo per completare le ricerche nell’area addizionale, viste le avverse condizioni atmosferiche dell’inverno alle porte”, hanno aggiunto. Finora, oltre un anno dopo la scomparsa dell’aereo, non è stata trovata una singola traccia del Boeing 777 della Malaysia Airlines, a bordo del quale si trovavano 239 persone fra passeggeri e membri d’equipaggio. Il volo MH370 scomparve dai radar poco dopo il decollo da Kuala Lumpur, deviando bruscamente dalla rotta per Pechino e, secondo gli investigatori, volando per migliaia di chilometri prima di precipitare da qualche parte. Secondo le previsioni, le ricerche nei 60mila chilometri quadrati inizialmente identificati come possibile area di ritrovamento dell’aereo saranno completate a maggio. Se per allora non saranno trovate tracce, le ricerche proseguiranno nell’area addizionale.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata