Francoforte (Germania), 10 mar. (LaPresse/Reuters) – I ricercatori della Cia hanno lavorato per quasi 10 anni per violare le misure di sicurezza che proteggono gli smartphone e i tablet di Apple. È quanto riportato dal sito di informazione investigativa The Intercept, che ha citato come fonte i documenti trafugati dall’ex analista della National security agency Edward Snowden. Il rapporto di The Intercept riporta che il governo statunitense ha creato una versione di XCode, il software Apple di sviluppo delle applicazioni, per creare delle vie di accesso ai programmi distribuiti sull’App Store. I documenti citati dal sito non specificano se l’intelligence statunitense sia riuscita a decifrare il codice di Apple, che protegge i dati e le comunicazioni degli utenti. Il governo iniziò a lavorare per violare la sicurezza dei prodotti Apple nel 2006, un anno prima del lancio del primo modello di iPhone, distribuito solo negli Stati Uniti, e continuò nelle sue attività nel 2010 al lancio del primo iPad e proseguì oltre, sostiene The Intercept.
Le operazioni contro Apple facevano parte di un programma top-secret del governo statunitense, appoggiato dall’intelligence britannica, il cui obiettivo era violare i “prodotti con comunicazioni sicure, sia all’estero sia in patria”, fra cui anche i telefoni che usano il sistema operativo Android di Google. A settembre, Apple ha rafforzato i metodi di criptazione dei dati immagazzinati negli iPhone, affermando che le modifiche avrebbero per sempre impedito alla compagnia di estrarre informazioni dagli smartphone, anche se in merito ricevesse un ordine del governo tramite mandato di perquisizione.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

