Londra (Regno Unito), 6 mar. (LaPresse/PA) – I sostenitori dello Stato islamico potrebbero controllare 90mila account Twitter nel mondo. Lo scrive un nuovo studio dell’Istituto Brookings, con base a Washington. Il gruppo terroristico esercita un impatto più ampio sul mondo rispetto alle sue dimensioni attraverso i social media e il suo seguito online, secondo il rapporto. Gli autori dello studio raccomandano che i governi e le aziende dei social media trovino nuovi modi di affrontare il problema degli account islamisti, che sono stati utilizzati per pubblicare cruenti contenuti di propaganda. Il rapporto, scritto dallo studioso dell’istituto Jm Berger e dall’esperto di tecnologia Jonathan Morgan, afferma: “Mentre non pensiamo che alcuna piattaforma di social media voglia vedere i suoi servizi utilizzati per ulteriori atti di terribile violenza, sospettiamo anche che alcuni preferirebbero non doversi preoccupare della sfida di creare una risposta ampia e coerente sull’argomento”.
“Mentre possiamo capire le sfide e i dilemmi che una simile risposta comporterebbe, è chiaro che le aziende di social media avvertono l’obbligo di rispondere ad alcuni standard sociali e a usi illegali dei loro servizi”, si legge nello studio. “Non siamo a conoscenza di alcuna grande azienda che abbia un approccio di non intromissione all’uso della loro piattaforma per promuovere la pornografia infantile, o il traffico di essere umani, o in modo meno drammatico, phishing, spam, frodi e violazioni del copyright. L’estremismo, che solleva argomenti più spinosi, merita attenzione, specialmente quando posto di fronte alla sfida crescente di gruppi violenti che manipolano le piattaforme per raccogliere i frutti della diffusione delle immagini della loro crudeltà”.

