Nuova Delhi (India), 23 feb. (LaPresse/EFE) – È salito a 68 morti in Bangladesh il bilancio dell’affondamento di un traghetto avvenuto ieri mattina nel fiume Padma, nel centro del Paese, a seguito della collisione con una nave cargo. Lo riferisce la polizia locale, citata dal quotidiano locale Daily Star. A bordo dell’imbarcazione viaggiavano circa 200 passeggeri.
Il traghetto protagonista del naufragio è il ML Mostafa, che è affondato a seguito dello scontro con l’imbarcazione cargo Nargis-1, il cui capitano è stato fermato insieme a uno dei suoi aiutanti. Secondo quanto raccontano alcuni testimoni, almeno 80 persone sono riuscite a salvarsi la vita grazie all’aiuto dei pescatori che hanno messo a disposizione le loro imbarcazioni per il salvataggio, mentre altre 38 persone risultano ancora disperse. Il ministro dei Trasporti fluviali, Shajahan Khan, dopo avere visitato ieri la zona, ha annunciato che i familiari delle vittime riceveranno come compensazione 100mila takas, pari a 1.130 euro, e altri 5mila takas (pari a 56 euro) per i funerali.
I naufragi sono frequenti nel cosiddetto Delta del Gange, che copre la maggior parte del territorio del Bangladesh ed è composto dalla foce del Padma oltre che, tra gli altri, dai fiumi Brahmaputra, Padma e Meghna. Nella maggior parte dei casi gli affondamenti sono dovuti al sovraccarico e al cattivo stato delle imbarcazioni. Sei mesi fa un altro naufragio avvenuto sempre nel fiume Padma provocò almeno un centinaio di morti, mentre a maggio dell’anno scorso nell’affondamento di un’imbarcazione sovraccarica nel fiume Meghna persero la vita 62 persone.
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