Vuhlehirsk (Ucraina), 14 feb. (LaPresse/Reuters) – L’Ucraina ha raggiunto un bivio importante, tra la guerra e la pace. Lo ha detto il presidente del Paese, Petro Poroshenko. “O il nemico smette di sparare e avvia la riduzione della tensione…o il nemico peggiora il conflitto per noi, e per l’Europa e il mondo intero”, ha detto il presidente nel corso di una cerimonia per le guardie di frontiera trasmessa in televisione. Oggi l’esercito di Kiev ha fatto sapere che i combattimenti si sono intensificati nell’est dell’Ucraina, e che i ribelli separatisti hanno cercato di conquistare più territorio prima che entri in vigore il cessate il fuoco questa sera a mezzanotte ora locale (le 23 in Italia).
“Prima di mezzanotte, i ribelli stanno cercando di completare i loro piani tatticamente importanti di allargare il territorio sotto il loro controllo, primariamente nella direzione di Debaltseve”, ha detto il portavoce di Kiev Andriy Lysenko. In un checkpoint dei ribelli a 10 chilometri da Debaltseve era possibile avvertire il suono di pesanti bombardamenti, secondo quanto ha riferito un testimone di Reuters. Una colonna di nuovi veicoli militari e di artiglieria ha attraversato il posto di blocco, nella direzione di Debalsteve. Il checkpoint era gestito da diverse decine di combattenti, con l’aspetto da professionisti. Era possibile vedere anche carri armati e veicoli blindati.
Parlando a condizione di anonimato, un ribelle al posto di blocco ha detto che i combattenti locali erano aiutati da “ospiti dalla Russia”. Intanto Tatyana Demchenko, vice comandante dell’unità dei ribelli nella città di Horlivka, ha detto di nutrire poca fiducia sulla tenuta del cessate il fuoco. “Ci sparano e noi dobbiamo rimanere in silenzio? Le milizie possono ricevere l’ordine di non aprire il fuoco, ma cosa – stiamo seduti e muoriamo nei bombardamenti? Se non sparano contro di noi, noi non lo faremo”, ha detto Demchenko, tenendo in mano due granate.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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