Kiev (Ucraina), 14 feb. (LaPresse/Reuters) – A poche ore dall’inizio del cessate il fuoco su cui giovedì si è trovato l’accordo a Minsk, non sembrano diminuire le tensioni nell’est dell’Ucraina. Dopo gli oltre venti morti di ieri, molti dei quali civili, l’esercito di Kiev fa sapere che non c’è stata riduzione nelle attività offensive dei ribelli filorussi. Il portavoce dell’esercito ucraino Anatoly Stelmakh spiega che i ribelli stanno proseguendo “gli attacchi contro Debaltseve” e che nelle ultime 24 ore si sono registrati 120 diversi attacchi da parte dei separatisti. Nello stesso lasso di tempo, fa sapere l’esercito, sono morti sette soldati delle forze armate di Kiev e altri 23 sono rimasti feriti.

Debaltseve “è in fiamme”, scrive su Facebook il capo di dipartimento del ministero dell’Interno per la regione di Donetsk, Viacheslav Abroskin. Secondo l’ufficiale i separatisti stanno attaccando da questa mattina i quartieri della città e i suoi dintorni, teatro dei combattimenti da alcune settimane. I filorussi, dal canto loro, garantiscono che in questo settore del fronte sono di stanza seimila soldati ucraini, notizia che il ministero della Difesa di Kiev però nega. Secondo l’accordo, il cessate il fuoco dovrebbe scattare a mezzanotte ora locale, quando questa sera in Italia saranno le 23.

Intensi scontri sono in corso anche a Shyrokyne, villaggio che si affaccia sul mare di Azov, a pochi chilometri a est di Mariupol, seconda città della regione di Donetsk. Secondo quanto riporta all’agenzia Ostrov un portavoce del battaglione ucraino Azov, accusato di avere simpatie naziste, il villaggio è rimasto un cumulo di macerie a causa dei colpi di artiglieria sparati dai separatisti filorussi. “C’è un gran numero di feriti”, ha spiegato il militare, spiegando inoltre che le forze ucraine hanno sequestrato un mezzo da combattimento dei filorussi e hanno preso dei prigionieri.

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